Il bollettino, relativo agli scenari di inquinamento, viene inviato quotidianamente al Ram oltre che al comando generale delle capitanerie di porto e alla direzione marittima di Olbia. Per quanto riguarda la specifica situazione all’isola del Giglio, l’esperto afferma che ”ogni giorno cambia lo scenario. La variabilita’ in quell’area e’ molto molto alta. Dobbiamo rifare quotidianamente” la simulazione. Purtroppo, prosegue Sorgente guardando al fine settimana, ”le condizioni stanno cambiando molto velocemente: verso sabato e domenica e’ previsto un peggioramento del tempo. Ad oggi, in caso di sversamento, l’idrocarburo andrebbe verso nord”. Le simulazioni del modello fanno previsioni che arrivano fino a 72 ore, ma – osserva il ricercatore del Cnr – in questo caso ”vengono ripetute ogni giorno. Facciamo una previsione numerica, poi inseriamo il tipo di idrocarburo”. Gli idrocarburi, spiega poi Sorgente, sono ”mossi per il 97% da correnti marine e soltanto per il 3% dal vento”. Inoltre ”c’e’ differenza” a seconda del tipo di combustibile: per esempio ”le 2.400 tonnellate di l’olio pesante, contenute nei serbatoi della nave naufragata, hanno poi anche un tempo di decadimento, prima l’evaporazione per poi affondare”. Di questo combustibile, 200 tonnellate piu’ simili al gasolio (usato prevalentemente per le manovre) sono ”meno dense” con la tendenza ”a vivere di piu’ e ad esser trasportate piu’ facilmente, e probabilmente piu’ lontano”. Mentre la parte piu’ consistente di combustibile potrebbe far pensare a una ”melassa” per consistenza. In ogni caso, conclude Sorgente, ”dipende anche dal tipo di fuoriuscita”.
Incidente Costa Concordia, allarme inquinamento: correnti molto variabili intorno all’isola del Giglio
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