”Non accetto di essere tirato in ballo in questa storia, anche indirettamente, perche’ non ha proprio senso”: cosi’ l’ex comandante Mario Palombo, intervistato dal Secolo XIX, risponde circa l’ipotesi, avanzata da alcuni giornali, che l’ ‘inchino’ della Costa Cordia all’isola del Giglio fosse per lui. , Savonese di nascita e gigliese di origine, Palombo e’ unanimemente riconosciuto come un grande comandante. Per questo passando davanti al Giglio il comandante Francesco Schettino avrebbe voluto rendergli omaggio con ‘l’inchino’ della Concordia. Palombo ha confermato al Secolo XIX che la navigazione costiera ravvicinata e’ una consuetudine per molte navi da crociera. Ma ha respinto ogni illazione circa un suo coinvolgimento nella vicenda. ”E’ vero, ho compiuto in alcune occasioni avvicinamenti alla costa. Ma sempre avvisando la Capitaneria, sebbene non fosse obbligatorio, e in massima sicurezza. Non accetto di essere tirato in ballo in questa storia”. ”Non navigo piu’ dal 2006 – ha aggiunto -. Comandavo la Costa Fortuna, gemella della Concordia”. ”Non riesco a capire cosa sia accaduto davvero. E mi pare strano che quel passaggio vicino al porto non fosse stato riferito alla Guardia Costiera”.
Incidente Costa Concordia, “inchino” forse per il capo maitre gigliese Antonello Tievoli?

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