Questa situazione sta “frenando” il global warming, una tendenza termica consolidata negli ultimi decenni. Basti pensare che il 19 gennaio 2012 è stato, in base ai dati satellitari, il giorno più freddo nel nostro pianeta di tutti gli anni duemila, superando il record di fine gennaio 2008, e secondo le proiezioni per i prossimi giorni la temperatura media globale dovrebbe crollare fino a +12,43°C, ben 0,542°C al di sotto della media che è di +12,97°C per questo periodo dell’anno.
Solo gli Stati Uniti ed il nord America in genere godranno di un clima più mite, cosa decisamente insolita.
Anche l’Artico sarà più caldo della norma, come capita spesso nei mesi invernali, quando l’aria polare si trasferisce verso sud in Asia ed Europa.
Potrebbe essere solo un’oscillazione temporanea della temperatura, ma si tratta comunque di un’inversione di tendenza: come vediamo nel frafico, infatti, le temperature globali fino alla fine della prima decade di gennaio sono state superiori rispetto alle medie del periodo, per poi crollare fino ai picchi di questi giorni proprio come accaduto nel gennaio 2008.
Da quest’analisi climatica emerge anche un fattore meteorologico chiaro: in Europa, tra fine mese e inizio febbraio, dovrebbero arrivare masse d’aria molto molto fredde. E’ l’ennesima conferma di una tendenza a lungo termine di cui parliamo già da tempo.
Le temperature sono in picchiata, in tutto il pianeta! I dati NCEP
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