Le temperature sono in picchiata, in tutto il pianeta! I dati NCEP

MeteoWeb

Le temperature del nostro pianeta stanno diminuendo. A dirlo non è un fantomatico ricercatore americano, uno studioso giapponese o un climatologo africano. A dirlo non è un industriale russo o un fanatico argentino. E, soprattutto, non si tratta di una previsione. Stiamo parlando della situazione termica globale degli ultimi due mesi in base ai dati NCEP-GFS, dalla cui lettura emergono alcune sorprese davvero significative. In queste ultime settimane l’inverno sta avanzando, dopo un inizio-soft, in tutto l’emisfero settentrionale, soprattutto in Asia ma anche in Europa e nel nord America. Nell’emisfero australe, invece, è in atto una freddissima estate con anomalie negative notevoli in tutto il continente Antartico e straordinarie nevicate da record tra Australia e Nuova Zelanda, ovviamente fuori stagione, fin dalle quote collinari come se fossimo in pieno inverno.
Questa situazione sta “frenando” il global warming, una tendenza termica consolidata negli ultimi decenni. Basti pensare che il 19 gennaio 2012 è stato, in base ai dati satellitari, il giorno più freddo nel nostro pianeta di tutti gli anni duemila, superando il record di fine gennaio 2008, e secondo le proiezioni per i prossimi giorni la temperatura media globale dovrebbe crollare fino a +12,43°C, ben 0,542°C al di sotto della media che è di +12,97°C per questo periodo dell’anno.
Le temperature globali di mezzo grado sotto la norma costituiscono un vero record, riportando il global Warming addirittura al livello degli anni ’80!
Solo gli Stati Uniti ed il nord America in genere godranno di un clima più mite, cosa decisamente insolita.
Anche l’Artico sarà più caldo della norma, come capita spesso nei mesi invernali, quando l’aria polare si trasferisce verso sud in Asia ed Europa.
Potrebbe essere solo un’oscillazione temporanea della temperatura, ma si tratta comunque di un’inversione di tendenza: come vediamo nel frafico, infatti, le temperature globali fino alla fine della prima decade di gennaio sono state superiori rispetto alle medie del periodo, per poi crollare fino ai picchi di questi giorni proprio come accaduto nel gennaio 2008.
Da quest’analisi climatica emerge anche un fattore meteorologico chiaro: in Europa, tra fine mese e inizio febbraio, dovrebbero arrivare masse d’aria molto molto fredde. E’ l’ennesima conferma di una tendenza a lungo termine di cui parliamo già da tempo.

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