Ci sono località che, già di per sè, hanno un grande fascino per storia, tradizioni, cultura, natura, paesaggi e arte. Altre località che altrimenti sarebbero sconosciute e anonime per il mondo intero, invece, sono famose per eventi storici importanti, tragedie umane, catastrofi naturali o truci fatti di cronaca nera.
Solo poche volte eventi di questo tipo di verificano in luoghi già noti, ricchi di fascino e bellezze varie: l’episodio della nave “Costa Concordia” affondata quasi completamente a un passo dall’isola del Giglio nella scorsa notte è uno di questi.
L’isola del Giglio è un luogo fantastico, nel sud della Toscana, in provincia di Grosseto, poco a largo del promontorno dell’Argentario. Insoeme a Giannutri e, più a nord, all’isola d’Elba, fa parte dell’arcipelago Toscano, tra le più ambite mete del turismo Europeo.
L’isola del Giglio è una delle poche zone Italiane a bassissimo rischio sisimco, e il suo nome deriva dalla parola greca “aigylion”, poi trasformata “aegilium” in lingua latina, che si riferisce all’abbondante presenza di capre selvatiche su questo territorio.
L’isola ha una geografia tipicamente Mediterranea, con monti a ridosso del mare. Nonostante sia infatti molto piccola (appena 27km di perimetro costiero e 23,80 km² di superficie), non ha neanche un metro di pianura e arriva a sfiorare i 500 metri di altezza del Poggio della Pagana.
In questa splendida terra l’uomo vive da oltre 3.000 anni, con evidente posizione strategica in ogni tempo per la sua posizione nel mar Tirreno.
Il clima è di tipo Mediterraneo, mite e abbastanza secco, con lunghi mesi senza precipitazioni.
I residenti oggi sono meno di 1.500, ma la presenza dei turisti è sempre significativa. Particolarmente suggestivi i borghi di Giglio Porto, Giglio Castello, Giglio Campese e Giannutri.
Un luogo davvero suggestivo e affascinante che da oggi, però, è noto e ricordato anche come la località della tragedia della nave “Costa Concordia”, che ieri sera ha urtato uno scoglio proprio intorno all’isola ed è lentamente affondata provocando almeno 3 morti e una quarantina di feriti (ma ancora il bilancio è provvisorio, alcune persone risultano disperse).
In queste zone il mare è spesso molto mosso o agitato, eppure ieri sera era completamente calmo. E’ ancora mistero sulle cause dell’incidente.
Da sottolineare la straordinaria solidarietà degli abitanti dell’isola del Giglio che si sono prodigati in modo davvero eccezionale per aiutare i naufraghi in ogni modo possibile e immaginabile, rendendo quest’anfratto di terra un vero paradiso non solo naturale ma anche umano.
Abbiamo già scritto che adesso c’è il rischio inquinamento: sarebbe un prezzo troppo alto da pagare a un disastro già tremendo, e bisogna prodigarsi in modo assolutamente immediato per evitare il peggio.