Secondo quanto riferito da testimoni, i primi naufraghi giunti al Giglio sono stati ospitati all’interno della chiesa di San Lorenzo e Massimiliano, che il parroco ha aperto per l’occasione, in mancanza di altri ripari immediatamente disponibili. La gente vi si e’ accampata alla bell’e meglio appena scesa dalle scialuppe, donne in abiti eleganti con le scarpe con i tacchi in mano appoggiate ai confessionali, bambini impauriti e assonnati sdraiati sui banchi. Il trasbordo e’ ormai quasi completato, ma l’isola del Giglio e’ troppo piccola per dare ospitalita’ a 4.200 persone spuntate improvvisamente dal mare. La Regione Toscana ha subito attivato un piano di soccorsi. Gli ex passeggeri della Concordia saranno trasportati per mezzo di traghetti a Porto S. Stefano.