Il terremoto di ieri che ha fatto tremare tutto il Nord ha avuto “origine dal movimento della placca Adriatica che si immerge sotto le Alpi e gli Appennini e che in questa occasione ha generato un evento sismico. In particolare la zona dove e’ avvenuto ieri e’ dove la placca si flette sotto gli Appennini. Ieri nel contesto del movimento relativo tra le placche Adriatica, Tirrenica ed Euroasiatica si e’ verificata una rottura“. A spiegarlo all’Adnkronos Salvatore Barba, sismologo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanogia. “La placca Adriatica, detta microplacca, – aggiunge Barba – e’ compresa tra quelle africana, in cui viene inclusa a volte generalizzando la stessa placca adriatica, e quella euroasiatica. Le Alpi sono il contatto tra la placca Adriatica e quella Euroasiatica. Gli Appenini, invece, tra quella Tirrenica e quella Adriatica. Ieri si e’ verificato al contatto tra placca tirrenica e adriatica“. “Non e’ possibile escludere – aggiunge – che si verifichino altre scosse e non e’ detto che si riverifichino domani o dopodomani ma eventi di questi tipo sono normali in un contesto di movimento delle placche“. Quello che si puo’ e si deve fare “e’ piu’ prevenzione e soprattutto cultura della prevenzione. Molto dipende molto dagli enti locali e l’approccio sul territorio in materia e’ eterogeneo“.