In rete si è acceso un dibattito in merito ai segnali di risveglio del supervulcano tedesco divulgati dal Daily Mail. Nell’articolo infatti si parla di anidride carbonica in risalita dal magma sino alla superficie del lago Laacher See nella Germania occidentale, che tradotto vuol dire che la camera magmatica sottostante è in degasaggio. Il nesso sui cui si dicute è che questo segnale non è assolutamente l’unico che possa far ipotizzare una eruzione imminente, ma soprattutto, le bolle di gas sulla superficie del lago sarebbero visibili da secoli, se non da millenni. Nell’area si narra di monaci deceduti a causa dell’anidride carbonica centinaia di anni fa, e alcuni testimoni asseriscono di aver visto il fenomeno personalmente nel corso degli anni passati. Che il vulcano sia un autentico mostro in quiescenza da quasi 13.000 anni è assolutamente vero, così come è vero che un’eventuale esplosione sarebbe capace di sommergere di cenere non solo le aree limitrofe ma anche tutto il sud dell’Inghilterra e varie aree auropee, e causare panico ed imponenti evacuazioni di massa. E’altresì vero che i vulcanologi dicono che in media il supervulcano erutta ogni 10-12.000 anni, e che quindi le possibilità che possa esplodere sono certamente maggiori a quelle di centinaia o migliaia di anni fa. Ma i segnali intravisti in quell’area a quanto pare non sono nuovi, ragione che scredita chiari segnali di eruzioni molto vicine nel tempo. Probabilmente, a causa di quanto si è detto in merito alle profezie del 2012, si tende sempre a cercare quel fenomeno che possa spaventare la popolazione, e che possa tradursi nel fenomeno previsto. In realtà quindi, i residenti nei pressi di Bonn rispondono a queste segnalazioni infondendo più tranquillità e confermando che a parte qualche scossa di terremoto registrata nello scorso anno, non vi è nulla di nuovo che possa preoccupare maggiormente la popolazione.