“Non sono previsti blackout dovuti alla tempesta solare in corso, perche’ avremmo gia’ avuto avvisaglie al riguardo: ci sono satelliti in orbita finalizzati a tenere il sole monitorato 24 ore al giorno“. Lo ha detto all’Adnkronos l’astronomo Antonio Bruno, portavoce dell’associazione Astris, in riferimento alla tempesta solare in corso, la piu’ importante dal 2005. L’allarme per la tempesta geomagnetica era stato lanciato dalla Nasa fin da lunedi’, in seguito a una eruzione solare. “E’ esclusa qualsiasi connessione con il terremoto di oggi – spiega Bruno – una tempesta magnetica non puo’ determinare un sisma, sono due cose ben diverse. Quando ci sono eventi come la tempesta solare in corso, il contrattempo peggiore che si puo’ verificare e’ una caduta delle reti di telecomunicazione mobile, ma finora non se ne sono verificate“. Nella tempesta solare del 1972, ad esempio, saltarono tutte le comunicazioni telefoniche nello stato americano dell’Illinois. “Il sole – conclude Bruno – recentemente e’ passato da una fase di ‘quiete’ a una fase attiva, questa tempesta magnetica infatti e’ piu’ grossa e visibile (ma con un telescopio, non certo a occhio nudo) rispetto alle altre piu’ recenti, ma non puo’ provocare conseguenze elettromagnetiche al punto da generare blackout. I satelliti che monitorano il sole si trovano a 360 km dalla sua superficie, sarebbero i primi a essere investiti da questi raggi. Mi auguro invece che avremo delle belle aurore boreali come effetto di questo evento, quella si’ che sarebbe una bella sorpresa“.