Sono consistenti i danni registrati nella nuova scossa alla Reggia di Colorno, nel Parmense, gia’ lesionata nel terremoto di due giorni fa. Le statue cadute dalla facciata al suolo sarebbero almeno tre, cosi’ come delle balaustre di balconate gia’ danneggiate dal precedente sisma. Ora i tecnici dei vigili del fuoco e della protezione civile stanno verificando le volte e i solai per capire se ci sono lesioni profonde.
E’ stato avvertito in tutta l’Italia settentrionale e scendendo verso Sud fino alla Toscana, il terremoto di magnitudo 5.4 che oggi ha colpito la zona compresa fra Parma, Massa Carrara e Reggio Emilia. E’ quanto emerge dalle mappe elaborate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sulla base di circa 1.500 questionari ”Hai sentito il terremoto?” comoilati online entro poche ore dalla scossa. Il terremoto e’ stato avvertito in tutto il Nord e verso Sud fino ad Arezzo, Perugia, ad Ovest fino a Torino, a Nord fino a Sondrio, Trento, Bolzano e ad Est fino a Trieste, ha detto Valerio De Rubeis, che cura le mappe della percezione dei terremoti con Patrizia Tosi. ”La magnitudo dell’evento e’ piu’ alta rispetto a quella del terremoto del 25 gennaio, ma la profondita’ maggiore – ha osservato – ne ha limitato gli effetti”.
A Firenze in qualche scuola e’ stato deciso di far uscire i bambini dalle aule per precauzione e portarli in cortile o in giardino. Anche nel capoluogo toscano, come nella parte nord e anche costiera della regione, il terremoto si e’ avvertito nettamente, e a Firenze i piani alti delle case hanno tremato. In alcune scuole, come l’elementare ‘Cesare Battisti’, i bambini sono stati portati in giardino. A Pontremoli (Massa Carrara), invece, il caminetto di una casa abbandonata da tempo e’ crollato e la gente e’ scesa in strada. Le scosse sono state avvertite in maniera piu’ nitida, oltre che a Firenze, nelle province di Massa Carrara e Lucca, e sull’Appennino tosco-emiliano.
E’ stata avvertita in tutta la Toscana la scossa di terremoto delle ore 15.53 di magnitudo 5.4, con epicentro tra Corniglio e Berceto, in provincia di Parma, ma a ridosso della Lunigiana. Un sisma ”profondo”, a 60.8 km dalla superficie terrestre, che e’ stato sentito piu’ nettamente a Bagnone, Filattiera e Pontremoli in provincia di Massa, ma anche nelle provincie di Pisa, Lucca, Livorno, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo le case hanno tremato, come pure nel sud della Toscana. La Soup, sala operativa unificata permanente della protezione civile, ha subito contattato i Vigili del fuoco e le sale operative provinciali. Ad ora sono stati registrati danni – la caduta di alcuni cornicioni – nel Comune di Carrara, che per domani ha deciso la chiusura delle scuole per fare accertamenti sugli edifici. A Massa le verifiche sono in corso. A Pontremoli sono state evacuate le scuole e evacuazioni scolastiche preventive sono avvenute tra l’altro anche a Pistoia e Borgo San Lorenzo.
Non ci sono segnalazioni di feriti in provincia della Spezia ma i vigili del fuoco stanno intervenendo insieme agli uomini della protezione civile per il crollo di un tetto di una casa a Ponzano Superiore (Sp). La protezione civile raccomanda i cittadini di chiamare i comuni di residenza per segnalare eventuali lesioni negli edifici. Intanto domani mattina scuole chiuse a Levanto nella riviera spezzina, perche’ i tecnici comunali effettueranno sopralluoghi per verificare la stabilita’ degli edifici che ospitano le scuole medie e il liceo Scientifico.
E’ stata la provincia di Massa Carrara, la piu’ vicina geograficamente alla provincia di Parma, la piu’ colpita dal terremoto che ha avuto come epicentro proprio il parmense. A Massa una porzione di tetto di una chiesa si e’ staccata: i calcinacci sono caduti su delle panche, ma fortunatamente le persone che si trovavano nell’edificio religioso sono rimaste illese. Sempre a Massa crepe sono state notate su edifici del centro, e sono state evacuate scuole ed asili, cosi’ come anche a Fivizzano, in Lunigiana. Le scosse sono state avvertite anche lungo la costa, nelle province di Lucca e Pisa e anche nell’area costiera della provincia di Livorno. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco.
La scossa di terremoto che poco prima delle 16 e’ stata chiaramente avvertita a Genova e in molte altre zone della Liguria ha provocato l’evacuazione di qualche scuola, a titolo precauzionale, ma nessun danno a persone o cose. Evacuato un asilo a Tovo San Giacomo, in provincia di Savona, il conservatorio di La Spezia, una scuola a Diano San Pietro, in provincia di Imperia, alcune scuole in provincia di Genova. Ma, al di la’ dello spavento, nessuna conseguenza.
Un po’ di allarme ma nessun danno ne’ feriti a Milano per la scossa di terremoto avvertita nel pomeriggio. Centinaia le telefonate ai centralini dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’ordine e dei vigili urbani ma tutte di persone che chiedevano informazioni e non per segnalare problemi. Controlli e verifiche soprattutto negli uffici pubblici e nelle abitazioni piu’ vecchie sono comunque in corso da parte della Protezione civile che e’ stata subito allertata. Alcuni edifici sono stati evacuati, per precauzione, nei momenti subito successivi alla scossa, tra questi la Ragioneria del Comune e la Borsa. Evacuazioni dovute piu’ ai protocolli di sicurezza che all’allarme provocato. Nessun problema anche nelle scuole, quasi tutte gia’ chiuse a quell’ora ad eccezione di alcune materne dove non si sono pero’ verificati episodi particolari. Qualche disagio invece alla Stazione Centrale dove i treni da e per Bologna hanno registrato qualche ritardo.