Terremoto di ieri: danni tra Emilia Romagna e Toscana, scuole chiuse in molte località

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Dopo la scossa di magnitudo 5.4 con epicentro sull’Appennino a Marra di Corniglio e una profondita’ di circa 60 chilometri che ieri ha fatto tremare il Nord Italia si contano i danni e, in via precauzionale, si chiudono le scuole. Decisione presa sia in provincia di Parma sia in altre zone della Toscana. Il presidente della provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, ha contattato i sindaci dei comuni piu’ vicini all’epicentro – Berceto, Monchio e Corniglio – che non hanno segnalato problemi significativi. Nella Reggia di Colorno invece sono cadute due statue, una nella facciata sulla piazza che e’ stata chiusa. Crolli esterni anche per la cappella ducale di San Liborio. Con la Soprintendenza e’ stato fatto un primo sopralluogo ma le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni. Dall’Emilia alla Toscana, quattro chiese sono state dichiarate inagibili, in provincia di Massa Carrara. In base ai rapporti pervenuti alla sala operativa unificata permanente della Regione Toscana, sono stati registrati soprattutto distacchi di intonaci e cornicioni, in particolare nelle province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, dove oggi varie scuole restano chiuse per poter effettuare le necessarie verifiche alle strutture. E ancora: in provincia di Massa Carrara, le lesioni maggiori riguardano alcune chiese, quella di Vico nel comune di Bagnone, la chiesa di Ceserano nel comune di Fivizzano e a Massa le chiese di Borgo del ponte e Santa Lucia che sono state dichiarate inagibili dai vigili del fuoco. Scuole chiuse a Carrara ”per fare accertamenti sugli edifici” e anche a Lucca. Il Comune di Lucca, si legge in una nota, ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado ”anche per poter effettuare i necessari controlli della stabilita’ degli edifici, che non e’ possibile realizzare con gli studenti all’interno degli edifici”.

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