”A distanza di due anni dal sisma sono ancora 600 mila gli sfollati che vivono nelle tende, lottando quotidianamente per accedere all’acqua potabile, al cibo, alle cure mediche e all’educazione”. Questa la denuncia di Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid, alla vigilia del secondo anniversario del terremoto che ha devastato Haiti, lasciando oltre due milioni di persone senza casa. ”Sono cifre spaventose – sottolinea De Ponte – se si pensa a quanto sia stato promesso alla popolazione dopo il terremoto”. ActionAid ricorda che ”nel marzo 2010, 55 grandi donors internazionali hanno promesso al paese 5,6 miliardi di dollari in aiuti” e di questi fondi, De Ponte sottolinea che solo ”solo il 43 per cento e’ stato stanziato e non esiste un sistema che permetta ai cittadini di verificare come siano stati utilizzati”. Da qui la coalizione Je nan Je (occhio per occhio), che rappresenta circa 800 mila cittadini haitiani e di cui ActionAid e’ co-fondatrice. ActionAid chiede infine ”maggiore trasparenza nella gestione della ricostruzione e una riforma della legislazione sul diritto alla terra. Oggi oltre 7.500 persone marceranno davanti al Parlamento di Port au Prince per dare voce a questa protesta”.