In questi giorni la Terra sta subendo la più violenta eruzione solare degli ultimi 6/7 anni. Da lunedì sera, infatti, il sole sta letteralmente “bombardando” lo spazio e il nostro pianeta con un’ingente quantità di particelle atomiche.
Miliardi di tonnellate di materia escono dalla corona solare diffondendosi intorno all’astro, e una parte di queste tonnellate piovono nella nostra atmosfera generando in queste ore nei cieli del grande nord, splendide aurore boreali.
Anche in Scozia e Inghilterra ci sono state delle aurore boreali e Ken Kennedy, direttore della sezione Aurora della British astronomical assciation, ha dichiarato che il fenomeno sarà osservabile per alcuni altri giorni.
L’esplosione, che ha la potenza di decine di armi nucleari, è collegata alla macchia solare numero 1402 apparsa sulla superficie, ed è stata classificata di “media intensità” (M-9). Le più potenti appartengono alla classe X e le più deboli alla classe C. Normalmente il sole quieto rientra nelle classi inferiori A e B.
Tra il 2012 e il 2014 il Sole entra nel suo periodo di massima attività secondo un ciclo un decennale.
Già a un livello medio, comunque, gli effetti sull’ambiente terrestre possono farsi sentire perché il flusso, costituito soprattutto da elettroni e protoni, provoca tempeste magnetiche con conseguenti brevi blackout nelle trasmissioni radio.
Questa tempesta solare, infatti, non sta provocando solo spettacolari aurore boreali alle alte latitudini, ma anche qualche disagio al traffico aereo. La Delta Airlines, infatti, ha dirottato alcuni suoi aerei lontani dalle rotti polari, affinchè non potessero essere a rischio. Anthony Nero, il portavoce della compagnia, ieri ha spiegato che “queste esplosioni solari hanno singificativi impatti nei cieli del nord del pianeta, con possibili ripercussioni sulle capacità di comunicazione tra gli aerei e le basi a terra, quindi è fondamentale cambiare le rotte dei voli più a sud del normale”. Le rotte tra Detroit e l’Asia, infatti, sono state modificate con tempi di percorrenza allungati di 15 minuti.
In tutti i continenti, i mass-media parlano di questa spettacolare eruzione solare, che dopotutto non mette assolutamente a rischio la regolare vita sul pianeta. Potrebbe esserci solo qualche ripercussione sulle reti elettriche, sui sistemi di comunicazione e sui satelliti, tra cui quelli per la navigazione satellitare.
Nel 1972, una tempesta geomagnetica ha provocato l’interruzione delle comunicazioni telefoniche in tutto lo stato americano dell’Illinois.
Nel 1989, un’altra tempesta ha provocato un black-out in tutta la provincia canadese del Quebec, lasciando al buio sei milioni di persone.
Nell’800 altre tempeste simili avevano provocato danni più ingenti, ma anche molto tempo prima gli studiosi si erano accorti che ogni tanto sul sole accadeva qualcosa di irregolare. Delle macchie solari, infatti, si era occupato persino Galileo Galilei, scoprendole quattro secoli anche se il fenomeno con tutte le sue conseguenze venne approfondito solo a partire dal 1859 grazie agli studi dell’astronomo britannico Richard Christopher Carrington.
Alcuni video della tempesta solare in atto: