La rottura di una lastra di roccia titanica potrebbe essere stata la causa di antiche eruzioni nel Nord-Ovest del Pacifico. Inizialmente si pensava che la causa potesse essere il supervulcano Yellowstone, uno dei tanti supervulcani presenti sulla Terra e sicuramente tra i più pericolosi. Gli scienziati hanno generato dei modelli al computer di come la complicata struttura dello strato del mantello terrestre sotto gli Stati Uniti si è evoluta nel corso degli ultimi 40 milioni di anni. Essi hanno basato il loro lavoro sui dati della USArray, una rete mobile di 400 stazioni sismiche che viaggiano per gli Stati Uniti. I ricercatori suggeriscono che circa 17 milioni di anni fa un pezzo gigante di roccia, nota come la lastra di Farallon che era immersa sotto gli Stati Uniti occidentali, ha cominciato a lacerarsi, portando ad effusioni massicce di magma. “Quando una lastra viene ad aprirsi, il materiale è in grado di forzare dal basso a causa dell’alta pressione nelle parti sottostanti”, ha detto il ricercatore Dave Stegman, un geofisico presso l’Università della California, a San Diego. “E’ come quando nei film si rompe una parte di un aereo che è ad alta quota – dal momento che la cabina si trova a pressione più elevata, tutto viene risucchiato fuori“. I vulcani sono più spesso ai confini delle placche tettoniche. Queste nuove scoperte gettano luce su un modo – oltre a pennacchi del mantello – in cui i vulcani possono emergere all’interno di placche tettoniche. Gli scienziati hanno dettagliato i loro risultati nel numero del 16 febbraio della rivista Nature.