Tra il 23 ed il 24 Febbraio, il nostro Sole ha prodotto sorprendentemente ben cinque eruzioni, esplose sul lato destro, sinistro, superiore ed inferiore del disco. Quattro di queste eruzioni si sono verificate in un periodo di tempo di appena 24 ore. Una di queste eruzioni, un grande filamento magnetico serpeggiante, scoppiato nelle prime ore del 24 Febbraio 2012, ha lanciato la prima delle due espulsioni di massa coronale (CME) in direzione della Terra. Gli analisti del laboratorio di meteorologia spaziale di Goddard, hanno mostrato che la nube colma di particelle cariche ha colpito già il nostro campo magnetico, realizzando diverse aurore boreali intorno al circolo polare artico. L’eruzione prodotta dal filamento, come si vede dal video realizzato in lunghezza d’onda ultravioletta estrema dal Solar Dynamics Observatory della NASA, costituisce una spaccatura visibile nell’atmosfera del Sole. Il vero e proprio canyon prodotto aveva dimensioni di 400.000 chilometri. I filamenti solari sono più scuri, mentre il materiale solare meno caldo galleggia sopra la superficie del sole, sospeso dalle forze magnetiche. Quando appaiono sul lembo solare sono chiamati protuberanze. Il Sole quindi, dopo una breve pausa è tornato a far parlare di sè. Nonostante questo, il suo ciclo appare in evidente stato di “difficoltà”.