Molte galassie dell’Universo mostrano i bracci di spirale che avvolgono il nucleo luminoso. Un esempio è dato da questa immagine mozzafiato scattata dalla Wide Field Camera 3 posta sul telescopio spaziale Hubble. Ci sono però altre galassie molto più strane come forma. Markarian 779, la galassia visibile in alto in questa immagine, ha un aspetto distorto, perché è probabile che sia il prodotto di una fusione galattica tra due galassie a spirale. Questa collisione avrebbe distrutto i bracci a spirale delle galassie e avrebbe sparso gran parte dei loro gas e delle loro polveri, trasformando la loro fisionomia. La galassia com’è facile intuire appartiene al catalogo Markarian, un database di oltre 1500 galassie, che prendono il nome di BE Markarian, l’astonomo armeno che le ha studiate nel 1960. L’astronomo era particolarmente interessato agli oggetti luminosi con emissione insolitamente forte nell’ultravioletto. Un eccesso di emissioni di raggi ultravioletti può essere il risultato del nucleo di una galassia “attiva”, alimentato da un buco nero supermassiccio nel suo centro. Può anche essere causa di eventi di intensa esplosione stellare, chiamati Starbust, eventualmente derivanti da collisioni galattiche. Le galassie Markarian sono, pertanto, oggetto di studi finalizzati alla comprensione delle galassie attive, dell’attività di esplosione stellare e delle interazioni tra galassie.
Astronomia: le galassie del catalogo Markarian
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