Quello del sale per il disgelo e’ ”un mercato imprevedibile. Fino a pochi giorni fa c’era stato in Europa e in Italia un consumo bassissimo. Ora in Europa continua a rimanere calmo ma in Italia si registra un’impennata improvvisa di domanda”. E’ il responsabile della direzione commerciale della Italkali (Societa’ italiana sali alkalini spa), Enrico Morgante, a parlare disegnando il quadro della situazione per il sale disgelante usato principalmente per evitare la formazione di ghiaccio sulle strade. ”La particolarita’ della stagione – aggiunge Morgante – sta nell’essersi concentrata tutta nell’arco di una settimana e in particolare in un’area del Paese”. Infatti, ”dalla fine di gennaio ad oggi abbiamo consegnato dai nostri depositi portuali circa 80 mila tonnellate di prodotto”. La domanda, osserva, e’ ”specificamente concentrata al centro-sud. Nel nord-ovest si registra un andamento degli ordini importante ma tutto sommato nella norma; mentre nel nord-est fin qui i consumi sono al di sotto della media”. La Italkali, che ha sede in Sicilia ed e’ l’azienda leader per la produzione di sale per disgelo, nel 2011, quindi in prevendita, ha spedito oltre un milione di tonnellate di cloruro di sodio ”per la quasi totalita’ del mercato del disgelo nazionale ed estero”. Nel mercato lavora anche la Atisale spa, l’azienda concessionaria delle saline ex monopoli di Stato (Margherita di Savoia a Foggia, Sant’Antioco a Cagliari, Volterra a Pistoia) privatizzata nel 2003, che nonostante sia concentrata soprattutto sull’alimentare arriva a una produzione di circa centomila tonnellate di sale per disgelo (quest’anno la distribuzione e’ arrivata a 60.000). Per l’amministratore delegato, Roberto Badalucco, e’ fondamentale ”una forte attivita’ di prevenzione”, ed e’ per questo c’e’ anche un servizio ad hoc contro l’emergenza di questi giorni: ”Siamo aperti anche di notte, con la garanzia di consegne in tempi rapidi”. La rete delle scorte del prodotto abbraccia tutto il territorio nazionale: tre magazzini (a Ravenna per il nord-est, a Genova per il nord-ovest e a Margherita di Savoia per il centro-sud), sei depositi locali (Nichelino a Torino, Faenza a Ravenna, Montecatini a Pistoia, Pesaro, Pellezzano a Salerno e Locri a Reggio Calabria). In previsione della nuova ondata di freddo siberiano, la Italkali fa presente di essere ”in grado di alimentare i depositi portuali e di dare continuita’ all’attivita’ di consegna”. Mentre secondo Atisale a fare riserve, in questo ultimo periodo, sono state soprattutto ”le grandi municipalizzate del nord Italia che hanno intensificato gli acquisti”. In situazioni normali la media stagionale di cloruro di sodio (NaCl) utilizzato per il disgelo delle strade e’ di 300 mila tonnellate. Invece in un inverno rigido si puo’ arrivare anche a 500.000 tonnellate che, tradotte in cifre, significano una spesa fino a 50 milioni di euro (con prezzi che oscillano tra i 70 e i 100 euro a tonnellata). Certo e’ che nessuno pensava a una richiesta cosi’ improvvisa dalle zone di pianura e dalle grandi citta’.