Il “blizzard“, termine americano poi esportato in tutto il mondo, è il termine che identifica la precipitazione nevosa più violenta possibile, ancor peggio delle tempeste di ghiaccio. Si tratta di una forte bufera di neve con venti superiori ai 56km/h, temperature abbondantemente sotto lo zero (almeno sotto i -5°C al suolo) e precipitazione nevosa intensa. In Italiano, “blizzard” può essere tradotto in “tempesta di neve”, purchè sia chiaro che ci si riferisce a una tempesta più forte sia delle “tormente” che delle “bufere”. La precipitazione nevosa deve essere molto intensa, tanto da accumulare al suolo una media di 5cm l’ora, e i venti devono essere molto sostenuti con, appunto, raffiche superiori ai 56km/h. La neve al suolo deve essere sollevata dal vento, e la visibilità ridotta al massimo fino a 400 metri, ma in molti casi anche meno. Durante i blizzard, la neve non cade al suolo in modo verticale ma molto spesso è spostata dal vento, e gli accumuli risultano prettamente eolici, con zone completamente spoglie di neve e, altrove, cumuli di diverse decine di centimetri.
I blizzard sono abbastanza rari. Tra i più violenti, quello del 1972 in Iran dove morirono 4.000 persone. Gli Stati Uniti ricordano con terrore gli eventi del 1888, del 1913, del 1940, del 1978, del 1993 e del 2007.
L’ultima volta che blizzard nevosi hanno colpito la pianura Padana è stato poco più di dieci anni fa, il 13 dicembre 2001. Tra domani sera e venerdì mattina nuovi blizzard interesseranno proprio la pianura Padana a causa di un nuovo sbuffo di burian proveniente da nord/est. Le temperature crolleranno e forti precipitazioni nevose, associate a venti di bora fino a 80km/h tra Veneto, Lombardia sud/orientale ed Emilia Romagna, faranno sì che si viva davvero una notte super-tempestosa. Da “blizzard” vero, insomma.
Che cos’è il “blizzard”: la furia di neve, gelo e vento che sta arrivando sull’Italia
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