Forti mareggiate stanno flagellando la costa ionica, onde alte più di 5 metri irrompono dallo Ionio

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Forti mareggiate in azione sulle coste ioniche siciliane

Come previsto dalla prima mattinata odierna intense mareggiate, spinte dai forti venti da E-SE in azione sul mar Ionio, hanno flagellato tutti i litorali della Sicilia ionica, da Capo Passero fino all’imboccatura meridionale dello stretto, con spettacolari marosi biancheggianti di spuma che si sono infranti con grande impeto sulla battigia. Le onde, alte anche più di 4.0-5.0 metri e molto ben formate, hanno creato pure dei disagi e molti danni a strutture balneari e abitazioni situate nei pressi della linea costiera. In qualche caso i possenti frangenti, prodotti dai forti venti di Levante e Scirocco, hanno invaso alcuni tratti della statale 114, spingendo sull’asfalto un ingente quantità di detriti, ghiaia e materiale sabbioso. Nel lungomare di Catania le ondate da E-SE hanno raggiunto la strada. Stessa situazione anche nel messinese ionico, dove le ondate hanno allagati ampi tratti delle strade litoranee.

Durante la forte mareggiate i “Run-Up” si sarebbero concentrati tra l’alta costa catanese e il messinese ionico, specie nel tratto compreso fra Riposto e Capo S.Alessio, dove sono state avvistate delle gigantesche ondate di oltre i 5.0 metri di altezza. In mattinata, il moto ondoso si è incanalato anche lungo l’imboccatura meridionale dello stretto di Messina, con la propagazione di grandi onde lunghe da SE, alte più di 3.0 metri, che si sono abbattute su tutti i litorali a sud della città peloritana, costringendo alla chiusura del piccolo approdo di Tremestieri. I dati delle boe della rete onda metrica nazionale, gestite dall’ISPRA, sono davvero eloquenti. Difatti, durante la prima mattinata, la boa di Catania, durante la forte burrasca da E-SE, ha registrato il passaggio di onde medie alte più di 5.9 metri, con una direzione media di propagazione da E-SE. Anche la boa di Palermo ha segnalato onde medie sostenute alte più di 4.7 metri, stavolta provenienti da E-NE, visto il particolare posizionamento del minimo barico sulla parte alta del Canale di Sicilia che ha richiamato forti burrasche da E-NE su tutto il basso Tirreno, con raffiche ad oltre i 90-100 km/h. Il moto ondoso tenderà ad attenuarsi solo dalla prossima nottata, con l’attivazione di una sostenuta onda lunga di scaduta da E-NE che perderà vigore dalla mattinata di domani.

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