Il lago subglaciale Vostok, lungo quasi 250 Km, largo 50 Km e profondo 1000 Km, è un’area del pianeta rimasta isolata per milioni di anni; si trova a quattro chilometri sotto la superficie ghiacciata dell’Antartide, ed è stato completamente isolato dagli altri 150 laghi subglaciali sul continente per un lungo periodo di tempo. Dal 1990 l’Antartide Research Institute di San pietroburgo, in Russia, ha provato a raggiungere il lago, ma i timori di contaminazione dell’ecosistema hanno fermato il processo più volte, soprattutto nel 1998, quando le frese si sono spente per quasi otto anni. Oggi però, un team russo ha terminato di trivellarlo dopo una spedizione durata 30 anni, cercando di riportare alla luce i segreti che esso nasconde. Proprio nei giorni scorsi un team di scenziati sembrava essere misteriosamente scomparso, per poi ritrovarne i contatti dopo una settimana di assenza di comunicazione. L’acqua nel suo interno è certamente purisssima, incontaminata, e l’ecosistema è praticamente quello di 20 milioni di anni fa. Il lago è inoltre caratterizzato da temperature che in alcuni punti raggiungono incredibilmente i 30°C, probabilmente perché il bacino che ospita il lago si troverebbe in un’area della corsta terrestre più sottile, dalla quale ne scaturirebbe l’acqua temperata. Ci si chiede quali forme di vita possano far parte di questa parte di Terra autonoma, magari a noi ancora sconosciute. Addirittura qualche ipotesi ammette la possibilità che all’interno di quest’area il ciclo dell’acqua possa essere completo, garantendo fenomeni meteorologici come piogge, vento e temporali. Fantascienza? Forse, ma non per tutti. Forse parliamo di un mondo nel mondo, proprio come quello che leggeremmo su un libro del settore. Le operazioni di analisi sono molto delicate, in quanto è altissimo il rischio di contaminazione batterica: laggiù esiste un ambiente come detto incontamnato, e quindi si dovrà fare attenzione. Ma i misteri non terminano qui: nella zona sud-occidentale del lago, le squadre di ricerca hanno individuato la presenza di una fortissima anomalia magnetica di origine inspiegabile. Alcuni rilievi effettuati da rilevatori sismici hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare o forse cilindrica che appare dal diametro molto esteso, alla base del lago. Non mancano le teorie UFO, decisamente affascinanti ma probabilmente eccessive, contro altri ricercatori che parlano invece più lucidamente di elementi meteorici. Ciò che desta stupore è la forma regolare dell’oggetto, troppo regolare per pensare ad un meteorite. Nei prossimi anni i misteri nascosti a tremila metri di profondità del lago di Vostok potrebbero essere definitivamente svelati. Intanto si può continuare a sognare.