Le nane rosse potrebbero avere grandi zone adatte ad ospitare la vita per come la conosciamo. Le nane rosse, note anche come stelle di classe M, hanno una massa compresa tra 0,4 e 0,08 masse solari e costituiscono circa i ¾ delle stelle della galassia. Recentemente si è scoperto come, contrariamente a quanto si era ipotizzato in passato, le nane rosse costituiscano sino all’80% del numero totale di stelle. Intorno a queste stelle si stanno scoprendo sempre più pianeti, ed un recente esempio è dato da Gj 667Cb, un super pianeta con massa pari a 4,5 quella della Terra ed orbitante attorno alla nana rossa Gj667C. Per zona abitabile si intende quella parte di spazio attorno alla stella in cui l’ambiente planetario possa essere favorevole allo sviluppo della vita. Questo è traducibile con presenza di acqua allo stato liquido, temperatura non troppo elevata e viceversa non troppo fredda. Quindi un pianeta dovrebbe trovarsi in questa fascia di spazio affinchè possa essere un candidato alla presenza di civiltà extraterrestri. Dal momento che questi tipi di stelle sono molto meno calde rispetto al nostro Sole, un eventuale pianeta dovrebbe trovarsi molto vicino per essere appunto abitabile. La distanza in molti casi dovrebbe essere inferiore a quella di Mercurio dal Sole. Una distanza che consente un maggior numero di eclissi e quindi una più semplice localizzazione rispetto a quelli più lontani dalle rispettive stelle.
Tuttavia la distanza troppo ravvicinata potrebbe anche avere i suoi lati negativi: se un corpo fosse troppo vicino, l’attrazione gravitazionale della stella causerebbe delle maree capaci di devastare un mondo del genere, magari portando via nel tempo tutta l’acqua dalla superficie. Inoltre le giovani nane rosse con meno di 3 miliardi di anni, potrebbero risultare molto attive, sparando flare più volte al giorno con indubbie conseguenze negative. Gli scienziati però credono che un pianeta potrebbe risultare abitabile anche a distanze maggiori, e questo incoraggia i ricercatori a continuare su questa strada. Si è scoperto infatti che i pianeti che circondano le nane rosse sarebbero in grado di assorbire più luce di quanto si potesse pensare, e questo potrebbe generare valori termici più consoni allo sviluppo della vita. Quindi la zona abitabile sarebbe più estesa sino al 30% oltre le stime precedenti. I ricercatori continueranno a formulare ipotesi in relazione alle nuove scoperte che verranno. Chissà, forse un giorno tutti questi sforzi riceveranno il giusto compenso.