Tempeste di neve, blizzard, e strade chiuse. L’Europa dell’est continua la sua battaglia contro il gelo. E fa cosi’ freddo che in Polonia si e’ registrato questa mattina un record di abitazioni andate a fuoco a causa per problemi legati a impianti di riscaldamento. Particolarmente colpiti dal maltempo i Balcani, dove in alcune zone e’ nevicato per trenta ore di seguito e ci sono intere paesi bloccati. In Kosovo una valanga ha sepolto 15 case nel villaggio di Restelice ieri pomeriggio. Sono sette le vittime al momento, ma in molti mancano ancora all’appello. Si e’ per ora riuscito a mettere in salvo solo un bambino. Nel nord il Montenegro ha dichiarato lo stato di emergenza: il blizzard ha ricoperto tutto il paese con duemetri di neve, con punte masssime nella localita’ sciistica di Zabljak. Molte strade sono impraticabili e alcuni villaggi inaccessibili. Sono ancora in atto le operazioni di soccorso ai 45 passeggeri a bordo del treno, colpito venerdi’ da una valanga nella zona centrale del piccolo stato.
Notte tragica in Polonia dove nove persone sono morte nei roghi delle loro case e altre 26 sono rimaste ustionate . Un numero che va ad aggiungersi alle 100 vittime registrate fino a ieri da quando e’ cominciato il grande freddo. L’appello dei vigili del fuoco e’ quello di tenere lontani da camini e stufe i mobili e di spegnerli quando si esce o si va a letto. Anche la situazione energetica nel paese e’ allo stremo e si moltiplicano gli inviti alla popolazione a limitare il consumo di elettricita’. Nevica ininterrottamente anche in Croazia. E in Ungheria, in alcuni tratti il Danubio e’ ghiacciato.