Si e’ concluso l’impegno principale dell’Esercito per far fronte all’emergenza maltempo: dallo scorso 3 febbraio sono stati oltre 2.000 i militari e circa 500 i mezzi impiegati, provenienti da 35 reggimenti dislocati in tutta Italia. Attualmente restano circa 400 uomini e 200 mezzi ancora al lavoro in alcune delle localita’ piu’ colpite. Il generale Claudio Graziano, capo di Stato maggiore dell’Esercito, si e’ complimentato con il personale della Forza armata per la ”flessibilita d’impiego, l’impegno ed il lodevole operato in favore delle aree colpite” dalle abbondanti nevicate delle ultime due settimane. Il personale dell’Esercito e’ intervenuto in 21 province delle regioni Marche, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Campania e Calabria. Anche con l’ausilio di mezzi ‘tattici’ di normale impiego nei principali teatri operativi, come il cingolato BV206 ed il blindato Lince, i militari si sono occupati soprattutto di ripristino della viabilita’, recupero di persone rimaste isolate, fornitura di servizi essenziali come l’elettricita’, il combustibile e l’acqua e la messa in sicurezza di alcune aree urbane e strade. Tra le tante attestazioni di stima giunte all’Esercito, anche il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha voluto ringraziare, in particolare, i militari della Scuola di Fanteria di Cesano che, nella notte del 3 febbraio, hanno soccorso e offerto accoglienza a centinaia di passeggeri rimasti bloccati sulla linea ferroviaria Roma-Viterbo.
Maltempo: emergenza terminata anche per l’esercito
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