Si stanno moltiplicano gli episodi di forte protesta, in Algeria, da parte dei cittadini che accusano le autorita’, soprattutto nazionali, per i forti ritardi nei soccorsi alle comunita’ ancora isolate a causa della neve. Nel mirino delle proteste anche la societa’ Naftal, che si occupa della distribuzione delle bombole di gas butano (necessarie per il riscaldamento domestico) e che starebbe consegnando il prodotto non proporzionalmente alle esigenze della gente. Sale intanto il bilancio delle vittime: a Tiaret una donna di 35 anni e il suo bambino di uno sono stati uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi dal loro camino.