La neve a Roma è davvero una grande magìa. Non solo per gli appassionati di meteorologia, ma un pò per tutti. Due giorni fa abbiamo scritto un articolo titolato “Tutti tifiamo per la neve a Roma”, non certo sperando in disagi e disservizi, ma perchè la neve a Roma è uno spettacolo unico e meraviglioso. Piace alla gente, piace ai romani che in queste ore si stanno divertendo, trasformando il Circo Massimo in una piccola Madonna di Campiglio e girando per le strade minuti di macchina fotografica per immortalare lo storico evento.
Nell’articolo già citato, di due giorni fa, scrivevamo:
Sappiamo bene che la Capitale va incontro a disagi considerevoli, lì dove basta una spolverata bianca per mandare la città in tilt. Ma la neve non è un’alluvione, un nubifragio o uno smottamento. La neve piace alle persone, piace ai bambini, riesce a far dimenticare i disagi con il suo magico silenzio bianco. L’abbiamo visto a Livorno, dove mercoledì c’è stata una nevicata storica che ha provocato qualche danno con dei disagi, ma ha regalato un sorriso sul volto della gente.
Scusate se è poco.
Ecco perchè tifiamo in modo accanito per la neve a Roma. Tra poche ore scocca un appuntamento con la storia.
E a Roma qualche disagio c’è stato. Ma non è morto nessuno. Non è stata un’alluvione, una catastrofe o un disastro umanitario. E’ stato uno spettacolo della natura che ha incantato la gente, ferma per ore col naso all’insù a osservare questa meraviglia cadere dal cielo.
Purtroppo, però, mentre i romani si stanno godendo la neve nelle loro vie e nelle loro strade, giocando a “palle”, ergendo “pupazzi” e addirittura qualcuno con sci e snowboard a piedi, le istituzioni fanno polemica, occupano le prime pagine dei giornali, rovinano tutto. Rovinano un’atmosfera di festa, di gioia. Un’atmosfera bella, anche perchè capitata di sabato, giorno in cui molti uffici sono chiusi e i disagi quindi limitati.
Il teatrino offerto stamattina da Campidoglio e Protezione civile è davvero sconcertante. Secondo il Sinaco, Gianni Alemanno, erano stati “preannunciati 35 millimetri di neve” e “soltanto giovedì sera ci hanno parlato di 10-15 centimetri“. La Protezione civile ha rimandato al mittente le accuse, sollevando dubbi sulle capacità dei tecnici del Centro Funzionale della Regione Lazio: “I 15-35 mm, se riferiti a neve, si trasformano in centimetri“.
Dopo le polemiche sulla chiusura delle scuole – poi trasformatasi in una “sospensione delle lezioni”, con gli istituti aperti ma senza attività didattiche in previsione del maltempo -, il sindaco di Roma è di nuovo sotto l’occhio del ciclone. Ieri sono scattate le polemiche per il modo in cui la città è rimasta paralizzata sotto una pesante nevicata. Ma Alemanno non ci sta, e questa mattina ha contrattaccato.
“La Protezione civile – ha detto il sindaco a SkyTg24 –aveva preannunciato 35 millimetri di neve su Roma. E soltanto giovedì sera ci hanno parlato di 10-15 centimetri. Adesso tutto questo lo documentiamo. Voi potete fare tutte le polemiche che volete ma io chiedo trasparenza e una commissione d’inchiesta che accerti tutte le responsabilità. Noi ogni volta sappiamo in ritardo e male le situazioni e le fronteggiamo solo con le nostre forze“. Per il primo cittadino capitolino, “d’ora in poi non dovrebbero esserci più grosse nevicate. Adesso il nostro problema è liberare le strade dalla neve con tutti mezzi possibili. L’appello è a chiunque ha mezzi affinchè li metta disposizione. Dobbiamo fare in modo di liberare le strade prima di stasera quando ghiaccerà. Ai cittadini diciamo di restare a casa e di evitare trasferimenti inutili. Se ci si deve muovere in auto è obbligatorio l’uso di catene o di altri dispositivi analoghi“.
Poi l’appello ai cittadini: “Abbiamo individuato – ha detto il sindaco – quattro punti in città per il volontariato. Mobilitazione generale dunque, per mettere a posto la città. Tutti con le pale in mano, sindaco compreso, per liberare dalla neve. Tutto quello che c’è fra municipale, Atac, Acea è in campo. Questa è una nevicata di intensità che non si verificava da 30 anni. Una nevicata – ha concluso Alemanno – non prevista e non allertata dalla Protezione civile e dal meteo“.
La replica del Dipartimento diretto da Franco Gabrielli è stata puntuale, e non risparmia le stoccate: “I 35 mm di cui parla il sindaco sono contenuti nelle previsioni giornaliere che il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento ha inviato nei giorni scorsi al Centro Funzionale della Regione Lazio, dove, crediamo, lavorino tecnici ed esperti capaci di leggere tali dati“.
“I 15-35 mm – ha puntualizzato la Protezione civile – sono riferiti a cumulate di precipitazione di acqua equivalente: i tecnici, che leggono le previsioni e le traducono in informazioni intelligibili per tutti, sanno bene che 1 mm di acqua corrisponde a circa 1 cm di neve. Quindi, i 15-35 mm, se riferiti a neve, si trasformano in centimetri“. La Protezione civile ha spiegato di “aspettare il lavoro della Commissione d’inchiesta auspicata dal sindaco Alemanno, date le informazioni scorrette che stanno circolando“. Inoltre, ha ricordato, “il Dipartimento non ha competenza sulla vidimazione dei piani comunali di protezione civile, anche perchè sarebbe complicato farlo su 8.092 comuni; i dubbi sull’adeguatezza, stante le rassicurazioni del comune giunte anche attraverso i media, non sono sorti prima del verificarsi dell’evento calamitoso, ma nella fase della sua applicazione”.
Di fronte a questo tipo di polemiche, restiamo basiti. Non riusciamo a comprendere affatto alcune dichiarazioni del Sindaco Alemanno, che adesso dice che la nevicata non era stata prevista dopo che per giorni ha avvisato la popolazione, invitandola a rimanere in casa perchè avrebbe “nevicato tanto”. Inoltre il Comune di Roma proprio poche settimane fa si è dotato di una convenzione con il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare che avrebbe dovuto aiutare ad avere previsioni più dettagliate. Tutti i siti meteo parlavano dell’arrivo della neve a Roma da più di una settimana, figuriamoci se non lo sapevano al Comune.
Detto questo, però, non riusciamo a comprendere neanche le polemiche contro il Sindaco e la sua Amministrazione: c’è stato qualche disagio, ma nulla di grave: in Abruzzo, in Molise, in Romagna, nelle Marche o anche nelle zone interne del Lazio è successo e sta succedendo molto di peggio, perchè ha nevicato e sta nevicando molto di più. Queste polemiche ci sembrano fondate sul nulla, anche perchè sappiamo bene che Roma è una città impreparata ad affrontare la neve, in quanto non essendoci abituata, avendone a che fare molto raramente, non ha mai avuto l’esigenza di attrezzarsi per fronteggiarla. Anche nelle poche occasioni di deboli nevicate negli anni scorsi, durante la Sindacatura di Walter Veltroni, oggi compianta da chi critica Alemanno, c’erano stati disagi analoghi, anche se stavolta la neve è stata molta molta di più. Le polemiche di oggi sono davvero inutili, perchè quando nevica a Roma ci sono dei disagi a prescindere dal Sindaco del momento, a prescindere dalle previsioni, a prescindere da ogni singolo elemento della comunità cittadina. E’ il “sistema-città” che non è pronto alla neve, perchè non è abituato, basti pensare ai cittadini che, in molti casi, non hanno e non sanno usare le catene da neve, perchè solitamente non ne hanno l’esigenza, non è una cosa che gli appartiene.
Piuttosto, ci sarebbe piaciuto vedere Alemanno e Gabrielli tirarsi palle di neve sotto il colosseo, o scendere giù al Circo Massimo con lo Snowboard facendo a gara con un premio simbolico per chi fosse arrivato primo in fondo. Sarebbe stato un bellissimo spot turistico per una Città che, culla della civiltà Mediterranea, oggi s’è trasformata in una grande capitale del nord Europa.
E oggi, a Roma, sta nascendo un esercito di meteo/appassionati, soprattutto tra i più piccoli. Che passeranno due/tre decenni della loro vita ricordando e rimpiangendo il febbraio 2012, aspettando la prossima nevicata, come i romani di oggi hanno fatto dal 1986. Tra 25/30 anni Alemanno e Gabrielli non saranno più Sindaco e Capo della Protezione Civile, ma Roma sarà colta nuovamente impreparata e ci sarà qualche altro disagio e qualche altra polemica. Ma alla gente, ai romani, la neve continuerà a piacere e loro continueranno a godersela da morire.