“Gambarie, dove si può sciare guardando il mare“: era questo lo slogan turistico lanciato dalla provincia di Reggio Calabria a cavallo tra fine anni ’90 e inizio anni 2000 quando numerose stagioni invernali particolarmente ricche di neve (1996, 1999 e soprattutto il 2003!) consentirono agli impianti sciistici del centro aspromontano di garantire l’apertura e lo svolgimento degli sport invernali da dicembre ad aprile, per 5 mesi consecutivi. Negli anni successivi, seppur con periodi nevosi e molto freddi, mai si era riproposto qualcosa del genere fino a quest’eccezionale inverno 2012, in cui la prima neve è arrivata addirittura a ottobre, seppur in modo fugace, prima delle serie nevicate pre-natalizie che hanno aperto ufficialmente la stagione, mai interrotta grazie a un innevamento costante diventato straordinario nelle ultime due settimane, con un picco proprio tra ieri e oggi: 120cm in piazza a Gambarie (1.310 metri di altitudine), oltre 200cm in cima al monte Scirocco (1.621 metri di quota) e oltre 300cm ai 1.778 metri del “Ripetitore” situato in cima alla pista Azzurra. E l’Aspromonte arriva ai 1.956 metri di Montalto, dove di neve ce n’è molta di più.
Ma l’Aspromonte non è solo sè stessa. L’Aspromonte non è chiusa e selvaggia come lo stereotipo che gli è stato accollato per motivi extra-ambientali, extra-geografici ed extra-naturalistici. In realtà il massiccio dell’Aspromonte e il comprensorio di Gambarie sono quanto di più aperto ci possa essere in termini di ambiente, natura e geografia. L’Aspromonte è affacciato a tre mari, lo Jonio a sud/est, lo Stretto a ovest e il Tirreno a nord/ovest, ed è chiamato “Tetto del Mediterraneo” proprio per la sua posizione esattamente baricentrica nel bacino di quello che gli antichi romani chiamavano “Mare Nostrum“.
L’Aspromonte è parte integrante dello Stretto di Messina, del comprensorio di Reggio Calabria che, secondo un anonomi poeta dell’antologia palatina è “l’estrema città dell’Italia marina che si abbevera sempre all’onda di Trinacria“.
E non è una novità: Gambarie non è solo la montagna di Reggio. E’ da sempre la montagna di Messina, e di gran parte della Sicilia. Lì dove c’è qualcuno che ogni mattina, quando si sveglia, apre la finestra e ammira l’imponenza del massiccio reggino oltre le acque di Scilla & Cariddi (Qui un video bellissimo girato da Messina proprio stamattina!).