Tutti tifiamo per la neve a Roma

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Quinto Orazio Flacco nel suo “Carmen saeculare” del 17 a.C. scriveva che “possis nihil Urbe Roma visere maius“, cioè “che tu non possa vedere nulla più grande della città di Roma“. Ma in quell’epoca, secondo alcune ricostruzioni climatiche, le temperature erano più elevate rispetto ai giorni nostri e quindi la neve a Roma era ancor più rara. Se Quinto Orazio Flacco avesse mai visto la sua città imbiancata, sicuramente avrebbe aggiunto altre tre piccole paroline alla sua storica affermazione, che oggi conosceremmo così: “che tu non possa vedere nulla più grande della città di Roma con la neve“.
La neve, infatti, è uno spettacolo della natura tra i più suggestivi e affascinanti, così come Roma che è uno spettacolo di arte, storia e cultura unico al mondo. Questi due elementi uniti, fusi e forgiati in una cosa sola, e cioè nella “neve a Roma”, regalano emozioni indescrivibili. Ecco perchè la neve di Roma non è la neve di Bologna, con tutto il rispetto parlando, o anche di Milano, di Torino, di L’Aquila, delle Alpi o della Sila. E non è neanche la pur fiabesca neve di Genova, in riva al mare, o la particolare neve di Venezia, con le sue gondole imbiancate. Non è neanche la neve dell’Etna, sul vulcano più alto d’Europa, o la rarissima neve di Palermo. Perchè Roma è Roma, e la neve nella Capitale riesce a trasmettere e regalare sensazioni che non è possibile provare in altro contesto.

La nevicata del 9 febbraio 1965 a piazza del Popolo

Il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe nel suo ‘Italienische Reis’ scritto tra 1813 e 1817, in un periodo climatico invece ben più freddo sia dei giorni nostri che, a maggior ragione, dei tempi di Cristo, scriveva che “Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza“. Non sappiamo se ebbe la fortuna di vedere Roma innevata, ma chi ricorda il febbraio 1986 o il febbraio 1965, le due più grandi nevicate degli ultimi 70 anni con accumuli tra 25 e 35cm nel centro cittadino, sa bene cosa significa la neve a Roma.
A Roma, dove le medie termiche del mese più freddo dell’anno, gennaio, sono superiori ai +4°C nelle temperature minime e ai +11°C nelle massime. Dove la neve è estremamente rara, soprattutto con accumuli significativi.
La nevicata che ci attendiamo per le prossime ore, infatti, come abbiamo già spiegato in quest’articolo, non avrà nulla a che vedere con quella dello scorso anno o di due anni fa. Rischia di essere la nevicata-record in assoluto ma, comunque, sarà una nevicata straordinaria con accumuli notevoli.

Sappiamo bene che la Capitale va incontro a disagi considerevoli, lì dove basta una spolverata bianca per mandare la città in tilt. Ma la neve non è un’alluvione, un nubifragio o uno smottamento. La neve piace alle persone, piace ai bambini, riesce a far dimenticare i disagi con il suo magico silenzio bianco. L’abbiamo visto a Livorno, dove mercoledì c’è stata una nevicata storica che ha provocato qualche danno con dei disagi, ma ha regalato un sorriso sul volto della gente.
Scusate se è poco.
Ecco perchè tifiamo in modo accanito per la neve a Roma. Tra poche ore scocca un appuntamento con la storia.

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