La Regione Marche ‘cancellera’ l’aumento dell’accisa sulla benzina di 5 centesimi cui era stata costretta dalla legge 10 del 2011 (che introduceva la cosiddetta tassa sulle disgrazie) per far fronte all’eccezionale ondata di maltempo del marzo scorso. Un’emergenza che aveva provocato tre vittime e danni rilevantissimi calcolati complessivamente in 610 milioni di euro. La decisione, dopo l’intesa raggiunta ieri tra il ministero dell’Economia e il Dipartimento nazionale della Protezione civile, che stanzia 25 milioni di euro per la fase emergenziale. ”Un’intesa – ha detto oggi il presidente della Regione Gian Mario Spacca in una conferenza stampa – che abbiamo ricercato per oltre un anno e di cui ringraziamo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Antonio Catricala’ e il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Siamo meno soddisfatti dell’entita’ della cifra, 25 milioni, cui si aggiungono i 5 milioni derivati dall’incremento dell’accisa, a fronte di 610 milioni di euro fra emergenza e danno”. Ma l’intesa, almeno, ”fa chiarezza rispetto all’intendimento del Governo e ci consente di capire il suo orientamento rispetto alla gestione delle calamita’: il ministro Cancellieri, d’altra parte, ha gia’ fatto capire chiaramente che il bilancio dello Stato e’ tale che non ci sono risorse per coprire il danno ma solo l’emergenza. La qualificazione della cifra di 25 milioni e’ in linea con questa impostazione”. Ci sono ora, dunque, 30 milioni di euro, per ”far fronte all’emergenza e scongiurare il dissesto dei Comuni”. La calamita’ naturale, invece, coprira’ i danni nei settori agricoltura e zootecnia (60 milioni). A questo punto, ha concluso Spacca, ”ci pare inutile e illegittimo mantenere l’incremento dell’accisa sulla benzina”, che aveva fatto ‘schizzare’ i prezzi del carburante ponendo le Marche tra le regioni con quelli piu’ alti.