Continua il periodo caldo e siccitoso in buona parte degli Stati Uniti. Ormai si è perso il conto dei tanti record giornalieri caduti quasi quotidianamente, specie lungo il Middle West e sulla regione dei Grandi Laghi, dove le anomalie termiche positive che vanno avanti dal lungo periodo invernale sono veramente spaventose. Nelle giornate di lunedi 19 e martedi 20 Marzo, l’intensa ondata di calore che è risalita dall’entroterra desertico messicano, sotto l’incalzare di un robusto blocco anticiclonico posizionato davanti la East Coast, ha bruciato decine di record mensili fra il nord-est degli USA e il sud del Canada, proprio lungo il confine. Notevoli i valori misurati nello stato del Michigan. Quasi tutti gli aeroporti del Michigan meridionale hanno stabilito nuovi record assoluti di caldo per il mese di Marzo, con valori da piena estate. In alcune località il termometro ha lambito la soglia dei +29° +30° all’ombra, un evento più unico che raro nel mese di Marzo. Tra i record mensili stabiliti vanno segnalati i +28° (86 Fahrenheit) toccati nelle città di Lansing, Alpena, Pellston, Flint. Notevoli pure i +28° di Grand Rapids, Saginaw e Lansing, si tratta di valori pienamente estivi.
A Detroit invece si sono raggiunti gli 82 Fahrenheit, circa +27.7°, il valore più alto mai raggiunto in Marzo dalla stazione dell’aeroporto internazionale della città del Michigan. Il caldo si sta facendo sentire nel Michigan settentrionale, li dove in genere si registrano le temperature più basse di tutta la nazione, con picchi che possono scendere abbondantemente sotto i -30° nel periodo invernale. Oggi invece si sta trasformando nell’area più calda d’America, con la colonnina di mercurio che varca il muro dei +30°. Basti pensare alle temperature massime registrate da Pellston che non sono mai scese al di sotto dei +26°, con picchi di oltre i +28°. Temperature veramente insolite per Marzo. Il caldo anomalo che caratterizza questo insolito mese di Marzo non sta risparmiando nemmeno l’area dei Grandi Laghi, dove si sono archiviate massime che hanno oltrepassato i +29° +30°, con scarti di oltre i +10° +12° rispetto a quelle che dovrebbero essere le tradizionali medie per il periodo. A Chicago si sono superati gli 85 Fahrenheit, circa +29.4°.
L’intensa ondata di calore che sta investendo il Middle West e il Canada meridionale sarebbe da attribuire alla forte ondulazione del “Jet Stream” che proviene dal Pacifico settentrionale
L’intensa ondata di calore che da settimane sta colpendo gli Stati Uniti è dovuta alla particolare disposizione e al ciclo ondulato seguito dal “Jet Stream” che proviene dal Pacifico settentrionale. Proprio in prossimità della West Coast degli USA la “corrente a getto” in sfondamento dal Pacifico, a causa di un rallentamento del flusso, comincia a delineare una vasta ondulazione, in senso antiorario, che ha isolato un consistente “CUT-OFF” (vortice ciclonico chiuso in quota) sugli stati meridionali, tra il nord del Texas e l’Oklahoma, responsabile delle forti piogge e dei temporali che negli ultimi 3 giorni hanno interessato il Texas orientale, l’Oklahoma orientale, l’ovest dell’ Arkansas e buona parte della Louisiana, determinando locali allagamenti. Lungo il margine orientale di questa ondulazione ciclonica si va a scavare una nuova e più ampia ondulazione, stavolta in senso orario, che è bloccata sopra gli Stati Uniti orientali e l’East Coast e risale oltre il Quebec.
Questa grande onda ha stimolato l’insorgenza di un robusto e persistente promontorio anticiclonico di blocco, costantemente alimentato da flussi di aria sub-tropicale piuttosto calda, in risalita dall’entroterra desertico del Messico settentrionale e dall’area del golfo tramite moderate correnti dai quadranti meridionali. Lungo il bordo più occidentale di tale struttura anticiclonica, rimanendo semi-stazionaria sugli USA orientali, ha continuato ad inviare impulsi di aria calda sub-tropicale che sono risaliti fino al Middle West, all’area dei Grandi Laghi, propagandosi sino agli stati del Canada meridionale, in particolare fra il sud dell’Ontario e il Quebec, dove si sono superati i +28° +29° all’ombra. Da notare come, mentre buona parte degli USA centro-orientali facevano i conti con il caldo anomalo, sulla West Coast i continui affondi di aria fredda dal nord Pacifico, che scivolano sul bordo occidentale dell’ondulazione ciclonica proiettata sugli stato occidentali, hanno continuato a garantire un tempo piuttosto freddo e piovoso, con frequenti nevicate sui rilievi dello stato di Washington, l’Oregon e il nord della California. Intanto il “CUT-OFF” in quota presente sugli stati meridionali, fra Texas e Oklahoma, andrà alla deriva lentamente verso est nel corso della settimana, ponendo cosi fine al lungo periodo caldo che ormai da settimane sta interessando buona parte della costa orientale e il Middle West. Il caldo anomalo, per Marzo, dovrebbe cominciare ad attenuarsi già a partire dalla giornata di domani, anche se le temperature continueranno a mantenersi ancora sopra le medie stagionali.