Il Sole viaggia ormai spedito verso il suo picco massimo del ciclo undecennale, per cui dobbiamo attenderci un’attività sempre più pronunciata. Nel periodo compreso tra Gennaio e Febbraio 2013 ci potrebbero essere anche 4-6 tempeste al giorno. La frequenza con la quale compaiono macchie e spettacolari eruzioni sulla superficie solare è legata ad un ciclo nel quale periodi di attività debole si alternano a periodi di risveglio, con attività intensa. E’ difficile, però, stabilire se d’ora in poi ci sarà un crescendo di attività, con eruzioni e tempeste sempre più intense. ”Le previsioni dell’evoluzione del ciclo solare sono poco attendibili ed è impossibile prevedere che cosa potrà accadere di qui a un anno”, rileva l’astronomo Alessandro Bemporad, dell’osservatorio di Torino dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ”E’ vero – aggiunge – che nel periodo di massima attività macchie ed eruzioni tendono a spostarsi verso l’Equatore solare”. Una zona, questa, nella quale è piu’ probabile che gli sciami di particelle colpiscano la Terra. Non è detto, però, che a questa frenetica attività corrispondano tempeste particolarmente violente e minacciose per telecomunicazioni e linee elettriche. ”Secondo le previsioni più recenti il prossimo massimo solare potrebbe essere tra i più deboli mai registrati, tuttavia resta un grande margine di incertezza’‘. Non è quindi da escludere che tempeste violente possano avvenire anche prima del massimo solare. Nel migliore dei casi le tempeste solari generate dallo scontro fra lo sciame di particelle provenienti dal Sole e il campo magnetico terrestre possono colorare il cielo dei Poli con bellissime aurore, ma nei casi piu’ gravi possono danneggiare i satelliti, provocando problemi nelle telecomunicazioni. Non ci resta che attendere e osservare cosa accadrà.