E’in atto la tempesta solare più intensa degli ultimi 5 anni, e secondo gli esperti di meteorologia spaziale potrà causare disturbi ai satelliti, alle reti elettriche e alle reti di comunicazione per le prossime 24 ore. Due intensi flare solari hanno eruttato dalla superficie della nostra stella Martedì scorso, espellendo un’onda di plasma e particelle cariche verso la Terra. Dopo un’accelerazione sino a 6.4 milioni di Km/h, questa eruzione di materiale, chiamata espulsione di massa coronale (CME), si è diretta verso la Terra. La tempesta dovrebbe creare forti perturbazioni a causa di una strana combinazione di intense emissioni magnetiche, radio e radiazioni, il che la rende la più forte tempesta solare globale dal Dicembre 2006, anche se secondo i funzionari di meteorologia spaziale il flare che l’ha generata non è stato il più potente. L’eruzione solare ha raggiunto la Terra alle 11:45 (ora italiana) in modo soltanto radente, ma le particelle continueranno ad interagire con il campo magnetico terrestre per tutta la giornata. La CME scatenerà probabilmente un’intensa tempesta geomagnetica e le radiazioni potrebbero interagire con i satelliti in orbita intorno al nostro pianeta. Potrebbero verificarsi problemi di comunicazione per tutti gli aerei che volano sopra le calotte polari terrestri, e alcuni aerei di linea hanno già adottato misure precauzionali. “C’è la possibilità di correnti indotte sulle reti elettriche“, ha detto ai giornalisti Joseph Kunches, uno specialista in metereologia spaziale dell’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica degli Stati Uniti (NOAA, nell’acronimo in inglese). “Gli operatori di reti elettriche sono stati tutti allertati. Potrebbero iniziare a verificarsi alcune correnti indotte indesiderate“, dice lo scienziato.
Gli effetti di questa tempesta solare è probabile che durino per 24 ore, con stascichi nelle ore successive. Si attendono le aurore boreali più intense dell’anno anche a latitudini molto basse, con possibili interruzioni di comunicazioni radio ad alta frequenza, problemi ai sistemi di posizionamento globale (GPS), gli oleodotti, i topografi, alcune attività agricole e appunto reti elettriche, dicono gli scienziati della NASA in un comunicato. Non dovrebbero essere interessati invece i GPS delle nostre automobili. Gli effetti del bombardamento verso il nostro campo magnetico si osserverà attraverso le luci delle aurore boreali in quelle aree dove naturalmente è notte, anche se la luce della Luna potrebbe leggermente interferire con l’evento. Al momento non sussitono pericoli per la salute umana, in quanto il nostro campo magnetico offre una degna protezione alla tempesta. Il Sole è nella sua fase ascendente verso il picco massimo che si verificherà nel 2013. Prepariamoci dunque a convivere con queste tempeste che di norma, divengono sempre più frequenti ed intense in prossimità del massimo solare.