A un anno esatto dal sisma che provoco’ lo tsunami e l’incidente nucleare a Fukushima, il Giappone si e’ fermato per un minuto di silenzio alle 14.46 (le 6.46 in Italia) per ricordare i 16.000 morti e i 3.300 dispersi. Nel corso di una commemorazione al Teatro nazionale di Tokyo, il premier Yoshihiko Noda ha ribadito l’impegno a completare la ricostruzione “il prima possibile”. Noda ha anche sottolineato la necessita’ che il Giappone “rafforzi le misure di prevenzione” utilizzando le lezioni apprese da quella tragedia. “Adempiremo alla nostra missione di realizzare la rinascita di questo Paese”, ha promesso. Alla cerimonia e’ intervenuto anche l’imperatore Akihito che a nome del Paese ha ringraziato per la solidarieta’ internazionale ricevuta in occasione della catastrofe di un anno fa e ha chiesto che proseguano “i continui sforzi” profusi per migliorare la situazione nelle zone piu’ colpite. “Non dobbiamo dimenticare la tragedia”, ha affermato il 78enne sovrano che e’ reduce da un intervento di bypass coronarico, “ma trasmetterla alle nuove generazioni per un futuro piu’ sicuro”.