Il Pianeta mostra ancora tutti i suoi squilibri, la sete affligge almeno un miliardo di persone ed entro il 2050 i due terzi delle terre emerse potrebbero ritrovarsi a combattere con problemi di siccita’. Una rappresentazione che la Fao ricorda in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, celebrata nella sede di Roma e messa in relazione alla sicurezza alimentare. Un motivo in piu’ per la comunita’ internazionale, afferma l’ agenzia dell’Onu, per puntare ad una gestione piu’ responsabile di un bene limitato come l’acqua.
Secondo il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, per nutrire la popolazione mondiale serve un impegno sostenibile nella gestione dell’acqua, la ”risorsa piu’ critica e limitata del Pianeta, centrale nella creazione del futuro che vogliamo”.
Per il direttore generale della Fao, Jose’ Graziano da Silva, bisogna ”produrre il cibo di cui il mondo ha bisogno usando l’acqua in modo piu’ intelligente, riducendo gli sprechi, e promuovendo diete piu’ salutari”.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano richiama l’ attenzione ”sulla necessita’ di una gestione responsabile di un bene primario” come la risorsa idrica.
Il presidente del Senato Renato Schifani auspica ”una maggiore sensibilizzazione da parte della politica e dell’opinione pubblica del nostro Paese”.
L’Unicef invita i governi a prestare particolare attenzione alle persone che vivono nelle zone rurali, specialmente per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari di base (653 milioni di persone, delle 783 complessive nel mondo, ancora senza fonti migliorate di acqua potabile).
In Italia, pur avendo un’elevata disponibilita’ (2.800 metri cubi per abitante l’anno sulla base di un rapporto di Legambiente), c’e’ il problema di una rete ‘colabrodo’ con punte di sprechi del 30%. Secondo l’Istat nel 2011 il 9,3% delle famiglie si sono lamentate di irregolarita’ nell’erogazione di acqua, soprattutto nel meridione (17,4%) e in particolare in Calabria (31,7%) e Sicilia (27,3%). Secondo i dati, si consumano circa 200 litri al giorno a testa, nonostante questo si spendono quasi 20 euro al mese per l’acqua minerale. Inoltre secondo Eurobarometro nove italiani su dieci considerano la qualita’ dell’acqua (91%) e la siccita’ (94%) come un problema serio. E l’Europa non risparmia l’Italia mandando un ultimatum al nostro Paese affinche’ si adegui alla direttiva quadro sulla tutela della risorsa idrica. ”L’agricoltura ha un rapporto delicato e difficile con l’ acqua – osserva il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania – e’ necessario portare avanti una politica di prospettiva su un tema cruciale per il futuro del nostro Paese e del mondo”. Per Coldiretti serve il recupero e riciclaggio delle acque. Infine i numeri su sete e fabbisogno di cibo: 7 miliardi di persone da sfamare oggi, destinate a diventare 9 miliardi nel 2050. Occorrono da 2.000 a 5.000 litri d’acqua per produrre l’alimentazione giornaliera di una persona. Se per una di caffe’ servono 140 litri d’acqua, per un chilo di grano ne servono 1.500, fino ai 2.400 per un hamburger e i 7.000 per una bistecca.