Uno dei più grandi enigmi della scienza è come sia nata la vita e come possa essersi diffusa nell’universo. Tale questione potrebbe non riguardare soltanto il nostro pianeta, ma anche i pianeti del nostro sistema solare o quelli di altre stelle. Rocce lunari e meteoriti marziani sono stati trovati sulla Terra, suggerendo la possibilità che la vita possa essersi sviluppata su altri pianeti e che possa essere giunta sino a noi. Tra le aree candidate allo sviluppo della vita lontano dal nostro sistema solare, c’è Gliese 581, dove gli astronomi pensano che esistano le condizioni affinchè la vita possa svilupparsi. Un gruppo di ricercatori della Purdue ha scoperto che, in contrasto con il nostro sistema solare, lo scambio di microbi tra pianeti giganti e altri corpi dello stesso sistema solare è improbabile. Laci Brock, uno studente di fisica e scienze interdisciplinari planetarie, presenterà i risultati al 43 Lunar Planetary Science Conference a Woodlands, in Texas. Brock ha esaminato il sistema planetario Gliese 581 d, noto come super-Terra, perché si trova in una “zona abitabile” dove esiste la possibilità di trovare acqua allo stato liquido. Tutti e quattro i pianeti che si trovano in Gliese 581 sono nelle immediate vicinanze della loro stella centrale, che si traduce in grandi velocità orbitali. Tuttavia, la velocità iniziale del materiale in uscita non è sufficiente per consentire gli scambi tra i pianeti. “Servirebbe un sistema solare più esteso”, dice Melosh, che poi aggiunge:” nessuno dei sistemi solari scoperti ha dimostrato di possedere la possibilità di scambio di vita, come il nostro sistema solare”.