Il potente anticiclone dinamico di blocco che da settimana regna incontrastato sopra il continente europeo, aggravando la fase siccitosa che da mesi sta mettendo in crisi il settore agricolo in tutta l’Europa centro-occidentale, comincia gradualmente a perdere pezzi. Come anticipato nei precedenti editoriali, se l’Europa centro-occidentale rimane sotto la copertura dell’ampia impalcatura anticiclonica euro-atlantica, verso est, sul comparto russo, il vortice polare sta trovando le condizioni ideali per espandere i propri tentacoli verso sud, abbracciando con grandi saccature di origine artica gran parte della Russia europea, l’area degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale, influenzando cosi l’andamento meteo/climatico su gran parte dell’Asia occidentale e del Medio-Oriente. Proprio in queste ore, l’affondo di una robusta saccatura artica, che discende il fianco orientale del “blocking” anticiclonico euro-atlantico sotto l’attenta regia del vortice polare sull‘Artico russo, nel cuore della Russia europea e dell’Ucraina, sta creando i primi grattacapi all’area anticiclonica, andando a ledere i suoi bordi orientali, tanto da costringere il “Centro d’Azione” a spostare il proprio baricentro verso ovest, in pieno nord Atlantico, poco ad ovest delle isole Britanniche.
Bisogna pure tenere in considerazione che nelle prossime 24 ore il ramo principale del polar Jet, che scivola direttamente dalle latitudini artiche, dall’est della Groenlandia si fionderà verso il mar del Nord, raggiungendo la Mitteleuropa per poi incurvarsi verso est, bordando il margine più meridionale della saccatura artica presente tra la Russia europea e l’Europa orientale, dove le condizioni climatiche assumeranno connotati più consoni per la stagione invernale per l’afflusso di masse d’aria fredde, che dall’Artico, tramite sostenuti venti da N-NO e NO, si getteranno verso la penisola Scandinava, lungo il mar Baltico e buona parte dell’est europeo. In tale contesto la nostra penisola si troverà ancora una volta lungo i margini fra le opposte configurazioni bariche che si contrapporranno sul vecchio continente. La ventilazione si disporrà dai quadranti occidentali, mentre il clima risulterà molto mite, anche se non si raggiungeranno i valori massimi, localmente superiori ai +24° +25°, toccati nel corso della settimana, con cifre prossime ai record mensili di Marzo in diverse stazioni del centro-nord. Nel corso della giornata la ventilazione occidentale comincerà ad addensare i primi annuvolamenti lungo le coste del versante tirrenico, segno di un cambiamento che sancisce il definitivo invecchiamento del braccio anticiclonico che da quasi un mese domina sul Mediterraneo centrale, in particolare sulle nostre regioni settentrionali.
Ma i freddi venti settentrionali, di lontane origini polari, che scivoleranno, attraverso la Scandinavia e il mar del Nord, fino alla Mitteleuropa, scorrendo sopra la Germania andranno ad impattare con i contrafforti alpini settentrionali, addensando una fitta nuvolosità da “stau” sui versanti esteri, tra Baviera, Austria e Svizzera, dove saranno probabili delle nevicate sparse, sopra gli 800-900 metri. Sulle nostre regioni settentrionali inizialmente predomineranno deboli correnti favoniche, anche se non mancheranno passaggi di nubi alte e velature che potranno offuscare la coltre celeste. Il vero cambiamento è atteso nella giornata domenicale allorquando una parte dell’aria fredda, di vecchie origini artiche, che si fionderà tra la Mitteleuropa e il comparto orientale del continente riuscirà ad aggirare l’ostacolo alpino lungo il bordo orientale, facendo penetrare degli spifferi di aria fredda, da E-NE e NE, lungo il golfo di Trieste e le coste della Dalmazia, per versarsi di seguito sul bacino adriatico. Questo impulso freddo sconfinerà sulle regioni del medio-alto Adriatico, innescando un po’ di instabilità per lo scorrimento dei refoli di aria fredda sull’aria molto più calda e umida preesistente da tempo nei bassi strati.
Ma ora andiamo a vedere nei dettagli il tempo previsto per il fine settimana.
SABATO 31 MARZO 2012
Al mattino avremo condizioni di relativa stabilità con cieli pronti a spaziare dal sereno al parzialmente nuvoloso sulle regioni settentrionali, con il passaggio di locali velature in quota. Sui versanti esteri delle Alpi si addenserà una nuvolosità più compatta che nel corso della giornata potrà dare luogo a delle deboli nevicate sparse, tra Svizzera, Austria e Baviera. Cieli sereni o poco nuvolosi anche sulle regioni centrali e su quelle meridionali. Nel corso della mattinata degli annuvolamenti sparsi cominceranno ad interessare il levante ligure, le coste della Toscana, l’Umbria, il Lazio ed in seguito pure la Campania, maggiori spazi di sereno insisteranno sulla riviera adriatica. Sulla Sardegna e sulla Sicilia avremo una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, anche se non mancherà il veloce passaggio di nubi alte e velature in quota che potranno offuscare il cielo.
Nel pomeriggio dei passaggi nuvolosi medio-alti, inframmezzati da ampi spazi di cielo sereno o poco nuvoloso, interesseranno le regioni settentrionali. Dalla serata e nel corso della nottata la nuvolosità crescerà anche fra Friuli Venezia Giulia, Veneto e sul Trentino Alto Adige. Anche sulle regioni centrali i cieli spazieranno dal poco nuvoloso al parzialmente nuvoloso, o localmente nuvoloso, con nubi pronte ad addensarsi fra Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Sulle zone appenniniche interne, nel corso del pomeriggio, non mancherà la formazione di locali annuvolamenti a carattere cumuliforme che potranno assumere un notevole sviluppo verticale, originando degli scrosci di pioggia ben localizzati, specie fra i rilievi di Marche, Abruzzo e Lazio. Maggiori spazi di cielo sereno resisteranno sulle regioni adriatiche e al sud, con annuvolamenti ad evoluzione diurna sui comprensori montuosi più elevati. Anche su Sardegna e Sicilia i cieli spazieranno dal poco nuvoloso al parzialmente nuvoloso, con nubi più significative sulle aree più interne e lungo i rilievi.
Al mattino nubi più minacciose si inizieranno ad addensare lungo il basso Friuli, le coste del Veneto, la Romagna e le Marche, dove localmente potranno dare la stura a delle piogge isolate e brevi rovesci di pioggia, più probabili tra le Venezie, le coste romagnole e le Marche. La nuvolosità nel corso della mattinata aumenterà anche sul resto delle regioni settentrionali e sulla Toscana, anche se sarà inframmezzata da schiarite, con maggiori zone di cielo sereno o poco nuvoloso. In mattinata le nubi aumenteranno anche sull’Abruzzo, alto Lazio e sul Molise, con cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi. Nuvole più consistenti si addosseranno al versante orientale dell’Appennino, tra Marche, Abruzzo e Molise. Sulle regioni meridionali i cieli si presenteranno ancora poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi, con il transito di nubi alte e velature. Anche sulle isole maggiori, fra Sardegna e Sicilia, non sono previsti grandi cambiamenti, con una prevalenza di cieli poco nuvolosi o anche parzialmente nuvolosi, con il passaggio di velature e nubi alte in quota alternate a maggiori spazi di cielo sereno o poco nuvoloso.
Nel pomeriggio avremo ancora generali condizioni di variabilità sulle regioni settentrionali, con addensamenti sparsi, più compatti tra il Veneto, la Romagna e l’Emilia, alternati a schiarite più o meno ampie. Cieli generalmente nuvolosi o molto nuvolosi fra Marche, Abruzzo, Molise, Gargano e nord della Puglia, dove nel corso del pomeriggio non sono esclusi degli isolati scrosci di pioggia e locali precipitazioni, più probabili fra l’Abruzzo, il Molise e la Puglia settentrionale. Lungo le zone interne appenniniche, durante il pomeriggio, si formeranno i consueti annuvolamenti cumuliformi che potranno dare la stura a locali piogge e dei brevi rovesci, in particolare sui rilievi più interni fra Abruzzo, Molise e sul nord della Basilicata. Sul resto del regioni del centro e del sud il pomeriggio sarà caratterizzato da nubi sparse che si alterneranno a schiarite e spazi di sereno più o meno ampi. Maggiori rasserenamenti, pur con il passaggio di velature in quota, si presenteranno fra Sardegna, Sicilia e sud della Puglia, dove i cieli si mostreranno generalmente poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi.
TEMPERATURE
Dopo il vistoso rialzo della settimana scorsa sono previste in discesa a partire dalla giornata domenicale, con una rinfrescata che investirà dapprima le coste adriatiche e il nord-est, con l‘afflusso di aria più fresca dal golfo di Trieste e dalle coste della Dalmazia.
Domani spireranno generalmente deboli dai quadranti occidentali, con una spiccata componente da SO e O-SO sul Tirreno e sullo Ionio, mentre lungo le coste adriatiche si avvertirà un po’ di Garbino, specie durante le ore serali e la nottata successiva. Nella giornata domenicale moderati venti da E-NE e NE, con locali rinforzi sul golfo di Trieste, si verseranno dalle coste dalmate sul medio-alto Adriatico, spirando in direzione della Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Una modesta ventilazione più occidentale resisterà fra le isole maggiori e lo Ionio.
MARI
Da poco mossi a mossi, con un aumento del moto ondoso a partire dalla giornata domenicale su tutto sul bacino Adriatico, che localmente si potrà presentare molto mosso, con delle increspature.
TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA
L’inizio di settimana sarà caratterizzato da un graduale aumento della nuvolosità a partire dalle regioni settentrionali e sulla Sardegna per il graduale avvicinamento di un fronte perturbato da ovest che nella giornata di martedi riporterà finalmente delle piogge e dei probabili temporali a carattere sparso su buona parte del centro-nord, rompendo, seppur brevemente, il lungo periodo siccitoso che va avanti da parecchi mesi. Nubi e piogge sparse dovrebbero raggiungere pure la Toscana e il nord della Sardegna, mentre sul resto della regioni del sud e sulla Sicilia continuerà a reggere il buon tempo, pur con immancabili velature e passaggi di nubi alte. Nel corso della settimana l’instabilità continuerà ad investire le regioni del centro-nord, portando delle precipitazioni sparse, localmente anche a carattere temporalesco, mentre sulle Alpi tornerà a nevicare al di sopra dei 1400-1500 metri, con un ulteriore calo della quota neve previsto da giovedi.