Una potente esplosione di plasma e di particelle cariche sfreccia verso la Terra. La causa è un brillamento di classe X1.1, esploso alle 5:13 (ora italiana), che ha causato un’espulsione di massa coronale verso lo spazio. Secondo gli analisti del laboratorio di meteorologia spaziale, la CME potrebbe colpire la Terra, ma non prima di aver colpito Mercurio e Venere. Diversi veicoli spaziali, tra cui i soliti Solar Dynamics Observatory (SDO) e il Solar Heliospheric Observatory (SOHO), hanno osservato il flash nell’estremo ultravioletto. Questo, è il secondo flare di classe X del 2012 dopo quello verificatosi il 27 Gennaio scorso e registrato come un evento di classe X1.7 sulla scala utilizzata dagli astronomi. I flare di classe X sono i più potenti in assoluto, capaci di provocare danni a reti elettriche, satelliti spaziali in orbita, danni alle telecomunicazioni, capaci di bloccare il traffico aereo o causare enormi blackout. I flare più forti possono inoltre rappresentare un serio pericolo per gli astronauti che risiedono sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Come ben sappiamo queste radiazioni amplificano le aurore boreali dopo aver impattato sul nostro campo magnetico, generando spettacoli luminosi alle alte latitudini. Il brillamento solare si è verificato in una grande regione attiva chiamata AR1429, particolarmente attiva dal 2 Marzo. La stessa regione ha prodotto un brillamento di classe M2 nella giornata di ieri, che ha anche causato una modesta espulsione di massa coronale che potrebbe sfiorarci domattina alle 5:30. Per cui, il nostro pianeta potrebbe già essere nel bel mezzo di una tempesta geomagnetica quando arriverà l’eruzione lanciata questa mattina, previstra tra domani e dopodomani. Tranquillizziamo come sempre gli utenti meno esperti circa il pericolo derivato da queste eruzioni solari, dal momento che a parte i danni possibili evidenziati, non sussiste pericolo per la nostra vita. Il campo magnetico terrestre ci protegge da queste evidenti eruzioni determinando semplicemente dei lievi disturbi. Il Sole tra l’altro è in prossimità del suo picco massimo dell’attività undecennale, per cui è normalissimo riscontrare questi fenomeni, che sono descritti a scopo puramente scientifico e di allerta per le strumentazioni elettroniche che includono il traffico aereo.
Potente esplosione di plasma e particelle in rotta verso la Terra
MeteoWeb