”Dopo la neve dei mesi scorsi ci mancava anche la siccita”’. Lo afferma Marco Scalas, Presidente di Coldiretti Sardegna, in merito ”al preoccupante andamento stagionale delle piogge”. Infatti gli eventi metereologici verificatisi negli ultimi mesi sono assolutamente insufficienti a garantire il regolare sviluppo delle coltivazioni. ”Le nostre aziende attraversano un momento estremamente difficile – spiega Scalas – dopo i danni per le nevicate dei mesi scorsi, per le quali le imprese ancora si leccano le ferite, arriva l’assenza della pioggia a completare il danno”. ”Il problema e’ serio – afferma Luca Saba, Direttore di Coldiretti Sardegna -, e colpisce in maniera particolare le aziende agropastorali: le scarse piogge, infatti, stanno costringendo gli allevatori ad acquistare i mangimi, con incrementi di costi difficilmente sostenibili’‘. Coldiretti ha chiesto all’Assessore dell’Agricoltura della regine Sardegna, Oscar Cherchi, di intervenire ”avviando l’iter per il riconoscimento dello stato di calamita’ naturale. Il riconoscimento e’ indispensabile anche qualora la Regione non abbia tutti i denari necessari, perche’ consentirebbe un alleggerimento degli oneri fiscali delle imprese”. ”Si tratta di un momento nodale nella storia della nostra agricoltura – concludono Scalas e Saba -: con i nuovi carichi impositivi, ed il costante aumento del costo del gasolio e dei mezzi tecnici, sara’ arduo restare sul mercato; in una congiuntura cosi complessa, la siccita’ rischia di dare il colpo di grazia a quelle imprese che tenacemente cercano di resistere”.