Il Sole in questi giorni ci sta lasciando con il fiato sospeso per le terribili esplosioni che avvengono sulla sua superficie, e per le nubi di plasma e le particelle cariche espulse nello spazio e verso il nostro pianeta. Per chi conosce la sua attività, sa bene che non c’è nulla di particolarmente anomalo in questa situazione. La nostra stella segue un ciclo di attività undecennale, nel quale si alternano periodi di quiete a periodi molto attivi. Proprio in questi ultimi periodi viene fuori tutta la potenza di un astro qual è una stella, seppur di medie dimensioni. Nello spazio infatti, esistono stelle molto più massicce del Sole, che se fossero al suo posto, non avrebbero certamente permesso la vita sulla Terra. Da sempre abbiamo citato i pericoli legati alle strumentazioni elettroniche derivati dai flare solari, estendendo i pericoli agli astronauti in orbita o al traffico aereo. Ma quali danni può apportare una tempesta solare alla popolazione sulla Terra? Teoricamente – dice Angelino Brugnoli del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali (Biometeolab) dell’Universita’ degli Studi di Milano – è possibile che l’energia elettromagnetica sprigionata da una tempesta solare interferisca con l’organismo umano, ma non sappiamo quanto e in che modo. Fino ad oggi non sono stati effettuati studi seri – ha detto l’esperto – sui possibili effetti dell’attività solare sull’uomo. Sappiamo soltanto che può avere conseguenze importanti sulle nostre tecnologie. In ogni caso le particelle sprigionate da una tempesta solare non sono libere di colpire l’uomo. Vengono deviate a livello atmosferico – ha spiegato Brugnoli – dalle cosiddette fasce di Van Allen. Diverso il discorso per gli astronauti nello spazio, esposti direttamente alle radiazioni – conclude l’esperto.
Un pizzico meno generalista è Mauro Messerotti esperto di fisica solare e relazioni Sole-Terra dell’ INAF dell’Osservatorio Astronomico di Trieste. “A parte qualche danno alle nostre tecnologie, non ci dovrebbero essere problemi diretti sull’uomo. Se si escludono gli astronauti, non ci sono prove evidenti che dimostrino un impatto delle tempeste spaziali dirette sull’uomo”, ha precisato l’esperto. ”Al massimo ci possono essere problemi sugli aerei che forse saranno costretti a modificare i propri piani di volo”, ha aggiunto. In ogni caso non ci troviamo di fronte ad una delle tempeste più forti di sempre, per cui sappiamo che la tolleranza a fenomeni di questa portata esiste ed è evidente. Nel 1859 infatti, una violentissima tempesta solare, nota come evento Carrington, sconvolse il pianeta, ma anche in quella circostanza non fu dimostrato alcun danno alla popolazione. Certamente una tempesta di quelle dimensioni, se scatenata ai giorni attuali, causerebbe gravissimi danni alle apparecchiature elettroniche, al punto da modificare la nostra vita, almeno per breve tempo, ma non ce ne priverebbe. “Per gli uomini sulla Terra esistono solo tante ipotesi in merito”, dice Vincenzo Condemi, responsabile del Biometeolab. “Ma tutte queste ricerche non sono pervenute a una base comune sull’argomento“, ha concluso. Noi, in attesa di prove certe, possiamo basarci sulla realtà dei fatti. Al momento, non sembra che le tempeste solari possano causare danni seri alla nostra vita, per cui, è giusto vivere questi eventi consapevoli della nostra piccolezza nei confronti della natura ed essere altresì consapevoli di doverla rispettare e temere, ma senza alcun panico esagerato.