Continua il recupero dei materiali del relitto della Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio. Grazie alle favorevoli condizioni meteo marine – spiega la struttura del commissario delegato per l’emergenza – proseguono le attività legate alla fase di “caretaking”. I tecnici della Smit Salvage e Neri, anche oggi, hanno operato per recuperare i materiali e gli oggetti usciti dalla nave Costa Concordia. Il nucleo subacqueo della Guardia Costiera ha continuato anche le operazioni di ispezione della zona di interfaccia tra lo scafo e la roccia con l`ausilio di microcamere ad alta definizione, con esiti al momento negativi. E’ infatti tra lo scafo e il fondale che il 22 marzo scorso sono stati ritrovati cinque corpi di dispersi. È proseguita, inoltre, l`ordinaria attività di vigilanza e assistenza in mare, condotta dalle unità navali dalle forze dell`ordine nello specchio d`acqua circostante la Costa Concordia, congiuntamente alla verifica del corretto posizionamento delle panne antinquinamento e di quelle assorbenti, mentre i sub della Capitaneria di Porto e della polizia hanno monitorato i marker posizionati a poppa e a prua dello scafo, utili a registrare i movimenti della nave. Infine, sottolinea la struttura, non risultano anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.