Grazie alle favorevoli condizioni meteo-marine, sono iniziate le attivita’ operative, previste dalla fase di ”caretaking”, di pulizia del fondale da materiali e oggetti usciti dalla nave Concordia. Lo rende noto la struttura commissariale della Protezione civile. I tecnici delle societa’ Smit Salvage e Neri hanno prelevato una prima parte dei materiali che, in attesa di raggiungere il porto di Talamone per il successivo trasferimento al sito di stoccaggio temporaneo, sono stati caricati all’interno del motopontone Marzocco. Le attivita’ proseguiranno, compatibilmente con le condizioni meteo, anche nei prossimi giorni. Intanto, in attesa degli esiti dei test del DNA sui cinque corpi recuperati il 26 marzo, previsti per la prossima settimana, la Guardia Costiera, nel tentativo di individuare gli ultimi due dispersi, ha approfondito l’ispezione degli interstizi tra roccia e scafo non raggiunti con il mini ROV, con telecamera ad alta definizione con esiti al momento negativi. Stessi esiti sui movimenti della nave che non hanno fatto registrare anomalie.