Secondo un recente studio, decine di miliardi di pianeti intorno alle nane rosse sono probabilmente in grado di contenere acqua allo stato liquido, aumentando drasticamente la possibilità di trovare segni di vita da qualche parte oltre alla Terra. Le nane rosse sono stelle più deboli, più ‘fresche’ e meno massicce del Sole. Gli astronomi pensano che queste stelle, che in genere vivono anche più a lungo di stelle di classe G come il Sole, rappresentano circa l’80 per cento delle stelle nella nostra galassia, la Via Lattea. Le nane rosse generalmente non sono state considerate come possibili candidati per ospitare pianeti abitabili, dal momento che sono piccole e deboli, e la zona abitabile che le circonda – la regione in cui le acque di superficie di un pianeta orbitante possono rimanere allo stato liquido – è relativamente vicina. “La zona abitabile sarebbe molto, molto piccola. Di conseguenza, le probabilità che un pianeta si possa trovare alla giusta distanza è probabilmente troppo remota“, ha detto Seth Shostak, astronomo al Search for Extraterrestrial Intelligence Institute a Mountain View, in California. Ma lo studio, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) grazie allo spettrografo HARPS in Cile, ha utilizzato un campione di 102 nane rosse per stimare che il 41 per cento delle stelle deboli potrebbero nascondere pianeti nella loro zona abitabile. Una delle più grandi preoccupazioni per i pianeti che circondano le nane rosse sono le radiazioni emesse. La zona abitabile attorno ad una nana rossa è in genere più vicina di quanto non lo sia Mercurio dal nostro Sole, così se ci fosse un pianeta, riceverebbe forti flussi di particelle in caso di tempeste stellari. Tuttavia, in presenza di un campo magnetico, il pianeta potrebbe avere una certa protezione. Un altro problema con i pianeti strettamente legati alla loro stella è un fenomeno noto come chiusura di marea, in cui una parte del mondo è continuamente rivolto verso il Sole e la ricezione di quasi tutto il calore avverrebbe sempre e soltanto verso un emisfero. Un problema però risolvibile nel caso in cui un pianeta presenti un’atmosfera, e quindi vento, che penserebbe ad espandere il calore verso tutto il globo. Anche con questi problemi, esisterebbero decine di miliardi di pianeti potenzialmente abitabili. Pensare quindi di essere soli nell’Universo diventa sempre meno credibile.