Earth Hour, tutte le foto. Il Wwf: “adesso la terra è più ‘green'”

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Si è conclusa l`Ora della Terra del WWF, la “maratona” globale per il pianeta che il 31 marzo, alle 20.30 locali in tutti i fusi orari, ha coinvolto la cifra mai raggiunta di 150 Paesi e oltre 6500 città in tutto il mondo, spegnendo in un`ondata di consapevolezza e attivazione contro i cambiamenti climatici e per un futuro sostenibile, i più bei monumenti e luoghi simbolo di tutto il pianeta, oltre a edifici pubblici, uffici, negozi e abitazioni private. Una mobilitazione che è stata seguita in tempo reale sul web, dove per ventiquattrore sono rimbalzati i video da tutto il mondo, i tweet, i commenti e i messaggi di migliaia di comuni cittadini o personaggi famosi come Ban Ki-moon, Al Gore, Yoko Ono, l`astronauta dell`ESA Andre Kuipers che seguiva l`evento dallo spazio, e Nelson Mandela che ha twittato “Agiamo insieme per fare del nostro mondo una fonte sostenibile per il futuro dell`umanità sul pianeta”. Una partecipazione tale che, dopo l`ondata di spegnimenti, la luce si è riaccesa più green, un verde che dà speranza per il futuro del pianeta. “Quest`anno l`Ora della Terra WWF ha raggiunto una dimensione mai vista, una chiamata all`azione per il pianeta a cui hanno risposto in un`unica voce centinaia di milioni di persone in ogni continente e a tutti i livelli della società – ha detto Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia – Partecipando da protagonisti a questa mobilitazione planetaria, hanno dimostrato di essere pronti a dare al mondo un futuro diverso, più equo e più sostenibile, attraverso azioni concrete e nuovi modelli di vita, di sviluppo e di consumo. Un messaggio davvero importante, che ci impegneremo a rendere ancora più forte e concreto in vista del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 a giugno.”

Il giro del mondo dall’Ora della terra ha preso il via il 31 mattina (ora italiana) da Samoa e nel giro di ventiquattr`ore ha spento icone mondiali come la Grande Muraglia cinese, il Giardino Sacro di Lumbini in Nepal, il “Gateway of India”, simbolo della città di Mumbai, il BurjKhalifa il grattacielo più alto del mondo in Dubai, la Table Mountain, la Tour Eiffel, la Porta di Brandeburgo, il Big Ben a Londra, la statua del Cristo Redentore di Rio, la CN Tower di Toronto, le Cascate del Niagara, la “Las Vegas Strip”, una delle vie più famose e illuminate del mondo, e poi Times Square, l’Empire State Building, la sede delle Nazioni Unite, i siti dell`UNESCO e molti altro ancora, fino al gran finale alle isole Cook, nel piccolo atollo di Aitutaki, gravemente minacciato dal cambiamento climatico e dall`innalzamento del livello del mare, che è stato l`ultimo a spegnere le luci questa mattina. In Italia l’evento centrale si è tenuto a Roma, dove l`etoile della danza Roberto Bolle e Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia, hanno spento Castel Sant`Angelo e, sullo sfondo, la Cupola di San Pietro. Mentre all`ombra del Castello, grazie alle instancabili pedalate di 128 biker volontari che per oltre un`ora hanno donato l`energia allo speciale “Palco a pedali-Goodbike”. I Tetes de Bois ideatori del progetto, con la partecipazione di Elisa e Niccolò Fabi, hanno cantato il loro messaggio per il pianeta insieme al WWF, un suggestivo racconto fatto di immagini, musica e poesia, dalla storia della bicicletta in Italia al “Food, Water and Energy for All. For Ever” lanciato dal WWF in vista di Rio+20. Sul palco, di fronte a migliaia di spettatori, anche il direttore generale del WWF internazionale Jim Leape. E in chiusura, emozionante interpretazione di tutti gli artisti insieme sulle note della canzone “Luce” di Elisa, proprio mentre in tutta Italia la luce stava per tornare.

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