Alle 19:45 di ieri sera, sull’arto nord-orientale del Sole, si è verificata una delle esplosioni visivamente più spettacolare degli ultimi anni. Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha registrato l’esplosione a lunghezze d’onda ultraviolette estreme. L’esplosione, di classe M 1.7, non è diretta verso la Terra, ma ha prodotto un’espulsione di massa coronale (CME) verso lo spazio. Gli analisti del laboratorio di meteorologia spaziale Goddard hanno analizzato la traiettoria della nube di plasma, e hanno scoperto che colpirà la sonda STEREO-B della NASA, il telescopio spaziale Spitzer e il rover Curiosity in rotta verso il pianeta rosso. Potrebbero anche essere sfiorati i pianeti Venere e Marte. Utilizzando i dati provenienti da SDO, Steele Hill del Goddard Space Flight Center della NASA, ha assemblato un filmato della manifestazione. Esso mostra l’esplosione sviluppata a 304A, una lunghezza d’onda che traccia il plasma con una temperatura di circa 80.000 gradi K. L’esplosione non si è limitata alla visione dei telescopi spaziali, ma anche a quelli amatoriali di semplici appassionati. Jim Lafferty invia questa foto al sito spaceweather dal suo osservatorio amatoriale posto nel cortile di casa a Redlands, in California: “il flare di ieri sul lembo orientale del sole è stato uno dei più grandi negli anni. Di breve durata, è quasi completamente scomparso in poche ore“, dice Lafferty. “Ha assunto una splendida visuale nell’oculare del telescopio e nella macchina fotografica”, conclude l’astrofilo.