Attivita’ regolare sull’Etna, giunto alla sua quinta eruzione dall’inizio dell’anno, la ventitreesima da gennaio 2011. Lo segnala la responsabile del Servizio rischio vulcanico della Protezione civile, Chiara Cardaci. “Il copione che sta seguendo il vulcano ormai e’ abbastanza conosciuto. Abbiamo avuto i primi segnali venerdi’ scorso con una modesta attivita’ stomboliana, fino all’intensificazione di sabato sera. Il fenomeno ormai ci e’ noto e per ora e’ concluso -dice Cardaci all’Adnkronos-. Il vulcano sta rispettando dei tempi abbastanza precisi, in pratica una domenica si’ e una no“. Durante la fase acuta dell’eruzione la cenere e’ andata verso est e l’aeroporto di Catania e’ stato chiuso ieri per il tempo necessario a ripulire le piste dai residui vulcanici. Il monitoraggio del vulcano e’ costante, afferma ancora, sia con controlli e rilevazioni strumentali sia con il presidio in loco degli “esperti” dell’Etna: guide, guardie forestali, Guardia di finanza. “Il sistema e’ sotto fase di ricarica, e naturalmente continuiamo la fase di controllo, anche se i sopralluoghi sono ancora complicati per la presenza di neve e ghiaccio“.
Il Prefetto di Catania, intanto, ha rinnovato l’ordinanza che proroga al 30 aprile 2012 il divieto di accesso al vulcano sul versante Sud oltre quota 2.920 metri, in prossimita’ della Torre del Filosofo, e sul versante Nord oltre quota 2990 metri, in prossimita’ di Punta Lucia. L’attivita’ eruttiva di tipo stromboliano “si era intensificata a partire dalle 04:04 di ieri mattina -entra nel dettaglio la Protezione civile nel suo sito- e si era evoluta in fontana di lava, generando una colata di lava che si era diretta verso la Valle del Bove. Successivamente, dalle 05:30, e’ stata registrata la fine dell’attivita’ di fontana di lava con il graduale passaggio ad attivita’ stromboliana e con il persistere dell’emissione di cenere e dell’avanzamento della colata lungo la parete occidentale della Valle del Bove. Alle ore 9:51 l’Ingv di Catania ha comunicato la fine dell’attivita’ eruttiva“.