Freddo e maltempo: è un aprile “invernale” ma la primavera non è solo sole, da sempre ha periodi così perturbati

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L'Appennino Laziale stamattina, nel frusinate, a Campocatino

Stiamo vivendo un aprile dai connotati invernali nel nostro Paese e anche su gran parte d’Europa: stamattina, ad esempio, a Londra, Dublino, Copenhagen, Oslo e Glasgow la temperatura minima è piombata a +4°C, a Parigi a +5°C, a Praga addirittura a +1°C, a Vienna a +2°C. Ieri in alcune località aveva fatto addirittura più freddo con +4°C a Parigi, +2°C a Dublino, 0°C a Glasgow e Stoccolma. E che dire di mercoledì mattina, quando Praga e Stoccolma hanno raggiunto -1°C, Vienna -2°C, Oslo -3°C? Il giorno prima, martedì, addirittura Parigi e Bruxelles erano arrivate a -1°C come Oslo, mentre Berlino e Bordeaux si sono fermate a +1°C come Madrid (!!). Lunedì mattina, invece, Glasgow faceva registrare -3°C, Londra +1°C, Parigi +3°C. Insomma, si va avanti così da una settimana e anche in Italia non si scherza, stiamo vivendo settimane su settimane decisamente fredde e piovose con nevicate sui rilievi alpini e appenninici anche a basse quote, e temperature decisamente inferiori rispetto alle medie del periodo. Basti pensare che martedì molte località del sud, in Calabria e Sicilia, non hanno superato i +13°C nelle temperature massime, come succede solo nei giorni più freddi dell’inverno.
Oltre al freddo, sta piovendo tantissimo in tutto il Paese e al centro/nord le temperature medie di questi 20 giorni già trascorsi di aprile sono di circa 2/2,5°C più basse rispetto a quelle del marzo appena passato e probabilmente lo rimarranno fino a fine mese.
Ecco, appunto, marzo. Quello era stato un mese caldissimo e siccitoso su gran parte d’Italia, almeno al centro/nord, mentre al sud era stato piovosissimo e con temperature in linea con le medie. Ma al sud sta piovendo molto ormai da mesi, da anni, ininterrottamente, con tanti fenomeni meteo estremi. Al centro/nord, invece, queste piogge di aprile sono le prime serie e consistenti dopo mesi e mesi di siccità, tanto che l’emergenza idrica stava per diventare addirittura drammatica in molte località delle Regioni dell’Italia centro/settentrionale.

Ma quanto c’è di strano in quest’aprile così freddo e piovoso? L’immagine funerea della “PRIMAVERA” che circola su facebook in realtà nasce solo dalla voglia popolare di poter vivere, finalmente, quelle belle giornate tipiche della stagione primaverile con tante attività all’aperto, temperature miti e piacevoli e un sole pieno. In realtà, però, in fasi primaverili così fredde e piovose non c’è nulla di strano, soprattutto se seguono altri periodi contrariamente aridi e molto caldi come – appunto – era stato lo scorso marzo che (la memoria di chi si lamenta è davvero corta!) ha avuto connotati quasi estivi, con temperature massime più volte superiori ai +26/+27°C in pianura Padana e nelle zone interne del centro/nord.
E la teoria della “compensazione” naturale si conferma ancora una volta validissima: Madre Natura tende sempre a bilanciare le varie anomalie termiche e pluviometriche a lungo periodo.

Dal punto di vista dei fenomeni meteo, poi, il fatto di avere delle piogge in primavera e ad aprile non è affatto strano. La primavera, come ribadiamo ogni anno in questo periodo in risposta a chi pensa che questa stagione sia un sorta di “estate-anticipata”, è una stagione piovosa e aprile e maggio, in alcune zone del centro/nord, sono addirittura i mesi più piovosi in assoluto.
A Torino, infatti, la primavera è in assoluto la stagione più piovosa dell’anno con oltre 330mm di media trimestrale, di gran lunga superiori ai 260mm della media autunnale. Il mese più piovoso in assoluto è maggio con 145mm di pioggia, seguito da aprile con 113mm.
A Milano la primavera ha una media pluviometrica di 240mm, inferiore solo all’autunno che ha una media di 290mm. Il mese più piovoso dell’anno è ottobre, seguito però proprio da maggio.
A Firenze aprile è il 3° mese più piovoso dell’anno con una media di 86mm, preceduto solo da novembre e ottobre. In primavera piove più che in inverno con 220mm di media pluviometrica nel trimestre primaverile a fronte dei 205mm di quello invernale.
A Genova piove più in inverno e in autunno, ma le precipitazioni primaverili non sono indifferenti con 260mm di media trimestrale tra cui spicca proprio aprile con 100mm di media mensile.
A Venezia aprile, con i suoi 70mm di media mensile, è al 3° posto preceduto di pochissimo solo da ottobre (73mm) e settembre (72mm).
A Udine la primavera è piovosissima, con 323mm di media trimestrale. Solo l’autunno, con 370mm di media mensile, è superiore in termini di pluviometria. Il mese più piovoso dell’anno è giugno, seguito da ottobre e settembre, ma al 4° e al 5° posto troviamo maggio e giugno con circa 120mm di media mensile e 240mm di media bimestrale.
A Roma, in media, ad aprile cadono 63mm di pioggia: piove di più in autunno e in inverno ma di certo la primavera non è una stagione secca, considerando anche i 70mm di media a marzo e i 50mm di maggio.
Anche a Napoli la primavera è una stagione moto piovosa, con 235mm di media trimestrale. Piove di più sia in autunno che in inverno, ma comunque il dato di aprile, con 99mm di pioggia media annua, al 4° posto dopo novembre, ottobre e dicembre, è rilevante.
A Palermo, come in tutte le località del sud, la primavera è un pò più simile all’estate ma comunque ad aprile la media è di 60mm di pioggia, e solo da maggio in poi iniziano i lunghi periodi secchi e soleggiati.

Dal punto di vista termico, sarà sicuramente un aprile fresco ma non da record. Sono ancora fresche nella nostra memoria le sfuriate gelide dell’aprile 2003 o dell’aprile 1991, con nevicate abbondanti fin sulle coste del sud e Appennini sommersi da metri di neve, con estese gelate in pianura Padana. E parliamo di anni relativamente recenti, senza andare troppo indietro nel tempo.
Insomma, la primavera – signori cari – è anche questa. Questa di quest’anno, fatta di fresco, piogge e temporali. Per l’estate c’è ancora tempo e quando arriverà con le sue ondate di calore, con la piaga – sempre più grave – degli incendi boschivi, con l’afa e il rischio di colpi di caldo, chi si vorrà lamentare avrà sempre modo di farlo, pur per altri motivi esattamente opposti al freddo e alla pioggia.
Ma non si può non esser mai contenti.

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