La notte delle meteore Liridi: picco massimo previsto prima dell’alba

MeteoWeb
In realtà per la visione delle stelle cadenti non necessita un telescopio. Una visione ad occhio nudo darà più soddisfazione

Lo sciame delle Liridi raggiungerà il suo culmine questa notte, permettendo la visione di 15-20 meteore ogni ora. A mobilitarsi per l’evento non sono soltanto gli appassionati, ma anche gli scienziati della NASA, che hanno intenzione di monitorare la visione attraverso una rete di telecamere a grande campo, nonché da un pallone sonda ad elio lanciato dalla California. Nel frattempo, un astronauta sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), Don Pettit della NASA, tenterà di fotografare le meteore provenienti dallo spazio. La visibilità massima sarà raggiunta alle prime ore di domani, quando potrebbero apparire anche delle vere e proprie, seppur rare, palle di fuoco nel cielo. Le meteore sembreranno tutte provenire dalla costellazione della Lira, che rappresenta il radiante dello sciame. Per avere la certezza di osservarle, sarà necessario guardare da cieli scuri, lontani da fonti particolarmente luminose, possibilmente con cielo sereno. Le aree migliori di osservazione sono naturalmente quelle extraurbane e collinari-montane, dove l’atmosfera più rarefatta consente una visione migliore del firmamento. La pioggia di meteore Liridi non è certamente tra le più famose dell’anno, ma ciò che renderà l’evento interessante sarà l’assenza della luce della Luna, che non interferirà con le osservazioni. La speranza dei ricercatori è quella di abbinare le foto delle videocamere poste a terra con quelle provenienti dalla stazione spaziale. L’umanità osserva le “stelle cadenti” dello sciame delle Liridi da 2600 anni. Lo sciame si verifica quando la Terra attraversa un flusso di polvere e di detriti lasciati dalla cometa Thatcher (C1861 G1), che orbita intorno al Sole ogni 415 anni. Questi detriti, delle dimensioni dei granelli di sabbia, entrano nella nostra atmosfera sino alla velocità di 177.000 Km/h, lasciando una scia luminosa per attrito.

Una meteora particolarmente brillante

Abbiamo scritto che le meteore sembrano provenire tutte dalla costellazione della Lira, punto che viene chiamato radiante. Ma questo non vuol dire che è necessario osservare sempre e soltanto quel punto, anzi, sarebbe preferibile guardare altrove! Le meteore in prossimità del radiante hanno una coda molto corta a appariranno quasi come dei punti. La cosa migliore è stendersi su una buona sedia a sdraio, fare uso di una calda coperta, bere eventualmente qualcosa di caldo, utilizzare solo luce di colore rosso per non disturbare l’adattamento dei nostri occhi alla visione notturna (30-40 minuti), e guardare tutto il cielo a disposizione. Non aspettatevi un cielo colmo di stelle cadenti, in quanto la media di questo sciame, nelle condizioni migliori, non è comunque paragonabile a quelli più famosi. Il picco di visibilità si raggiungerà purtroppo quando da noi è già nuovamente giorno, vale a dire alle 7:30 del mattino, ma parecchie ore prima sarà possibile comunque assistere al fenomeno. E se il vostro cielo urbano non dovesse consentirvi la visione delle “stelle cadenti” non scoraggiatevi, in quanto il cielo stellato offre sempre un’emozione particolare a chi lo osserva. Nel cielo occidentale è ad esempio ancora visibile il pianeta Venere, luminosissimo, per non parlare di Marte e di Saturno. Il pianeta rosso è facilmente distinguibile per la sua colorazione rossastra nel cielo orientale, mentre Saturno ha la caratteristica luce color giallastra. E’ possibile distinguere un pianeta da una stella osservando attentamente la sua luce: nei pianeti tende ad essere molyo più stabile, a differenza delle stelle che mostrano un inconfondibile “luccichio” tremolante. Un buon binocolo, inoltre, potrebbe regalarvi ampie vedute degli ammassi stellari e delle costellazioni, con numerosi oggetti visibili. E se volete sapere cosa state osservando basta munirsi di un buon atlante stellare. Non ci resta che augurarvi buona fortuna.

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