Molti lettori negli ultimi giorni ci hanno chiesto perché ci siano cosi tante differenze tra il clima di Napoli e quello di New York nonostante siano allineate allo stesso parallelo. Per rispondere a questa domanda bisogna prima inquadrare la realtà geografica che circonda le due città e la loro particolare esposizione alle masse d’aria provenienti dall’Artico e dalle latitudini sub-tropicali. In questo articolo cercheremo di spiegare le cause di queste enormi differenze climatiche nel modo più semplice possibile. Intanto per le particolari caratteristiche geografiche le due città appartengono a due fasce climatiche notevolmente diverse. Napoli rientra a pieno nel regime climatico di tipo mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi ma mitigati dalle tiepide acque del “mare Nostrum” e da estati calde e piuttosto secche grazie al predominio delle cellule anticicloniche sub-tropicali che in questo periodo dell’anno risalgono fino al mar Mediterraneo, accasandosi per lunghi periodi su di esso. New York invece rientra nella fascia climatica temperata umida prevalente in tutte le stagioni con estati molto calde e afose, data l’alta percentuale di umidità (la Grande Mela sorge lungo le foci del fiume Hudson che fornisce una buona quantità di umidità), ma con le temperature medie che nel mese più freddo scendono fino ai -3 °. A New York praticamente non esiste una stagione secca come nella città partenopea, nei mesi estivi.
A differenza di Napoli la città di New York, che si affaccia sul freddo nord Atlantico, è maggiormente aperta agli influssi dei freddi venti di origine artica, provenienti da Nord o da NO, visto la totale mancanza di barriere montuose che ostacolano i flussi eolici dai quadranti settentrionali. Ciò fa in modo che le gelide correnti da Nord, NO e O-NO, raggiungano rapidamente la metropoli dell’East Coast, determinando bruschi cali termici, anche dell’ordine dei -10° -15°, nell’arco della stessa giornata, tanto da passare dal sole, alla pioggia alla neve nel giro di poche ore. Essendo affacciata all’Atlantico settentrionale il clima di New York è anche influenzato da un ramo secondario della fredda corrente oceanica del Labrador, che dalla grande baia di Baffin (rappresenta la continuazione della fredda corrente dell‘isola di Baffin) scorre lungo la costa del Labrador e Terranova, proseguendo lungo la costa orientale della Nuova Scozia verso sud fino a Cape Cod. La particolarità di questa corrente è quella di raffreddare sensibilmente le coste orientali del Canada e della Nuova Scozia.
Questa corrente quindi rende il clima di New York particolarmente freddo durante la stagione invernale, mentre nella stagione estiva riesce a mitigare la calura favorendo la nascita di folte nebbie marittime d‘avvezione derivate dallo scorrimento di aria calda e umida sopra la fredda superficie oceanica (le fredde acque oceaniche agevolano la condensazione del vapore acqueo nei bassi strati contenuto all‘interno dell‘aria calda sub-tropicale). Napoli invece essendo affacciata all’omonimo golfo, sul mar Tirreno, risente fortemente del grande effetto mitigatore del Mediterraneo che d’inverno rilascia il calore accumulato nella stagione estiva, mentre nella stagione primaverile e all’inizio dell’estate le fredde acque del Tirreno, che ormai hanno perso tutto il calore trasferito gradualmente all’atmosfera durante l’autunno e l’inverno, riescono ad alleviare la calura rispetto alle località dell’entroterra (caratteristica del clima mediterraneo). Queste caratteristiche climatiche sono ben evidenziate dalle medie termiche delle due città.
A New York le medie delle massime di Gennaio e Luglio sono rispettivamente di +3.1° e +29.5°, mentre a Napoli le medie delle massime di Gennaio e Luglio si attestano sui +12° e +29°. Si nota come a Napoli l’escursione termica annua sia fortemente mitigata dal potenziale termico di un mare chiuso come il Mediterraneo. A differenza di quanto si possa pensare New York è piuttosto piovosa. Basti pensare che la media pluviometrica annua si aggira sui 1200,1 mm, con 113 mm di media in Novembre (il mese più piovoso) e 83 mm in Febbraio (il meno piovoso). La media pluviometrica di Napoli si aggira intorno ai 1007 mm, ma con marcate differenze fra il mese più piovoso, Novembre con 162 mm, e quello meno piovoso, Luglio con 24 mm. A differenza di Napoli, che rimane parzialmente coperta dall’Appennino meridionale dalle incursioni fredde continentali da N-NE e NE, New York rimane maggiormente esposta a tutti i venti e alle masse d’aria, sia d’origine marittima che continentale.
Di solito i venti che soffiano da Sud, SE e Est portano alta umidità e temperature piuttosto miti, quando prevalgono i venti da Ovest, NO e Nord, le temperature crollano e il clima si presenta freddo, o gelido nella stagione invernale, con associati fenomeni nevosi che fra i mesi di Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo possono assumere caratteristiche di vero “Blizzard”, autentiche bufere accompagnate da venti ad oltre i 70-80 km/h che possono scaricare oltre 40-50 cm di neve fresca in meno di 24 ore, paralizzando il traffico nella City. Nel cuore dell’estate, specie fra Luglio e Agosto, l’area di New York può essere interessata dalla risalita di intense onde mobili di calore che dagli stati meridionali degli USA raggiungono le coste del New England con afosi venti da S-SO o O-SO che contribuiscono ad alzare i tassi di smog e inquinamento, rendendo l’aria veramente irrespirabile, con temperature all‘ombra che possono superare i +35° +36°, sfiorando o oltrepassando il muro dei +40° nei casi più estremi. L’autunno e la primavera sono delle stagioni molto volubili, con rapide variazioni del campo termico non appena sulle coste del New England transita un sistema frontale che si allontana verso l’Atlantico. Spesso in questo periodo si possono avere delle giornate calde e soleggiate con temperature di +20° +25° alternate a giornate con il termometro pronto a lambire i +0°, con nevicate intermittenti e rovesci di pioggia mista a neve.