L’istituto geologico colombiano ha pubblicato un bollettino speciale per elevare lo stato di allerta per il vulcano Nevado del Ruiz a livello 2 (Arancione). Ciò significa che i segnali dell’attività fanno presagire ad una probabile eruzione nei prossimi giorni. Lo stratovulcano rientra nella cintura di fuoco del Pacifico, una zona della crosta terrestre caratterizzata da instabilità dovuta alla grande quantità di attività tettonica. E’ stato creato dalla subduzione della placca oceanica di Nazca sotto la placca continentale sudamericana. Gli eventi sismici correlati al movimento fluido del magma sono aumentati, così come le emissioni del biossido di zolfo che continuano ad essere elevate. Il 29 Marzo sono stati registrati in soli 25 minuti ben 135 terremoti di frattura a sud del cratere Arenas, ad una profondità di circa quattro chilometri. Le previsioni tuttavia sono confortanti, dal momento che l’evento dovrebbe essere di portata inferiore a quelli che si sono verificati nel Novembre 1985 e nel Settembre 1989. In particolare l’eruzione del 1985 è ricordata come la tragedia di Armero, nel cui evento persero la vita ben 23 mila persone. In quella circostanza il vulcano era in quiescenza da ben 150 anni, per cui l’eruzione avvenuta ha avuto una forza maggiore rispetto a quanto potrebbe fare nelle prossime settimane. Il rischio più elevato potrebbe derivare dalla caduta di cenere sulle città della zona, tra cui Manizales e Pereira, situate a meno di 50 chilometri dal vulcano, e Bogotà, a soli 120 chilometri. E’indispensabile per i residenti di quelle aree informarsi costantemente sui bollettini emessi dagli enti preposti, valutando i luoghi con la più alta probabilità di flussi di fango vulcanico e flussi piroclastici. Il Geological Survey colombiano continua a sorvegliare l’evoluzione dei fenomeni vulcanici in maniera tempestiva, apportando costantemente alcune modifiche in relazione agli eventi che possono verificarsi.