”Io stesso ancora oggi a tre anni di distanza dal terremoto, ricevo continue sollecitazioni da parte delle istituzioni perchè si rassicuri, perche’ alla fin fine e’ questo quello che si va a ricercare”. Lo ha detto il Capo dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli, all’Aquila, rispondendo ai giornalisti che chiedevano un suo commento sulla telefonata, intercettata, tra l’ex capo della protezione civile, Guido Bertolaso, e l’ex assessore regionale abruzzese al settore Daniela Stati, avvenuta prima del terremoto del 2009. Nella telefonata, agli atti del processo ai sette componenti della Commissione Grandi Rischi all’epoca del sisma, Bertolaso annunciava all’assessore l’arrivo in citta” degli esperti che nella riunione del 31 marzo 2009, cinque giorni prima della scossa devastante, secondo i pm dell’Aquila fornirono false rassicurazioni alla popolazione. ”Io sono convinto che si debba ricollocare la vicenda dell’intercettazione nel contesto in cui avvenne la telefonata, e cioe’ nell’ambito di allarmi continui, sciami, in un territorio che coinvolgeva anche il Sulmonese, quindi, a volte, quelle che erano le reazioni delle istituzioni a questi atteggiamenti potevano essere percepiti, come poi fu, come una rassicurazione rispetto al fatto che gli eventi non dovessero svolgersi. Tra l’altro – ha proseguito Gabrielli -, in quella telefonata Bertolaso sottolinea come sui terremoti non si puo’ scherzare e non dare informazioni di certezza in un senso o nell’altro. Altrimenti, si sarebbe contraddetto. Nella prima parte sottolinea proprio la difficolta’ di gestire eventi di questo genere con comunicazioni avventate, dall’altro il discorso sulla Grandi Rischi nasce proprio dall’esigenza di ripristinare in condizioni di scientificita’, non di rassicurazioni”.