Cresce la preoccupazione per una possibile eruzione del Monte Baekdu, la montagna più alta della penisola coreana. Un esperto geologo della Corea del Sud ha avvertito che il vulcano – la cui ultima eruzione risale al 1702 – potrebbe scoppiare intorno al 2014-2015. Se il vulcano, che si trova al confine tra la Corea del Nord e la Cina dovesse esplodere, il danno potrebbe essere da 10 a 100 volte superiore a quello causato dalle eruzioni dell’Aprile 2010 in Islanda. Il vulcano è stato capace di generare una delle più grandi eruzioni vulcaniche degli ultimi 10.000 anni, intorno al 1000 d.C., depositando il materiale eruttato sino a Nord del Giappone, alla considerevole distanza di 1200 chilometri. A volte annunciata come la più grande eruzione della storia dell’umanità, l’eruzione del vulcano, alto 2744 metri s.l.m., è stata di circa 50 volte più forte di quella del Vesuvio che nel 79 d.C. ha sepolto e distrutto la città di Pompei. Quella eruzione creò una caldera di 4,5 chilometri di diametro e di 850 metri di profondità, la cui sommità oggi è riempita dalle acque del lago di Tianchi. Gli esperti prevedono che le ceneri di una nuova eruzione potrebbero danneggiare gravemente la penisola coreana, la Cina, il Giappone e la Russia. Un numero crescente di studiosi ha collegato il crollo del regno antico della Corea, Balhae, con l’eruzione nel X secolo. Una teoria viene dal professor Hiroshi Machida della Tokyo Metropolitan University, che per primo ha presentato la sua teoria nel 1992. Il monte Baekdu (Mt. Changbai in cinese) ha portato alla caduta di Balhae, che aveva esteso la sua sovranità sul vasto territorio della Manciuria.
Il vulcano presenta grandi eruzioni ogni 1000 anni, ed eruzioni di minore intensità ogni 2-300 anni, come nel 1413, 1597, 1668, 1702, 1903. Tra gli altri indicatori di una futura eruzione è l’altezza del Monte. Baekdu, è cresciuto di quasi 10 centimetri dal 2002. Gli esperti dicono che la causa è una piscina di magma in espansione, un prerequisito per una eruzione che sta determinando un bradisismo, nonché sta variando la temperatura sulla superficie. Il 1 Ottobre 2006, un satellite russo rilevò una temperatura superficiale della montagna notevolmente superiore rispetto alle rilevazioni precedenti. E negli ultimi anni i valori sono aumentati, tanto da arrivare a 80°C nelle giornate primaverili. Mt. Baekdu è stato attentamente osservato a partire dal 1999 attraverso un osservatorio vulcanico costruito in Cina. L’attività sismica nei pressi del monte è aumentata drammaticamente dal 2002, e la concentrazione delle emissioni di idrogeno ed elio, entrambi i quali sono gas vulcanici, sono aumentati di 10 volte. La prima minaccia di una sua eruzione sarebbe determinata da 2 miliardi di tonnellate di acqua del lago di Tianchi, che causerebbe gravi inondazioni, sommergendo case e strade in poche ore in un raggio di 30 chilometri, come evidenziato da una relazione geologica recente. Secondo gli esperti, se il calore vulcanico facesse evaporare l’acqua e si mescolasse alla cenere vulcanica, sarebbe abbastanza forte da travolgere anche Vladivostok in Russia e Hokkaido nel nord del Giappone. Insomma, come sempre non è possibile stabilire con certezza la data di una possibile eruzione, ma secondo gli esperti questo evento potrebbe accadere tra 2-3 anni. Fortunatamente la moderna tecnologia permette di osservare i segnali precursori di simili eventi, per cui si potrebbero salvare molte vite umane attraverso le evacuazioni. Non resta che continuare a monitorare attentamente il vulcano e i suoi segnali.