Fornita la prova di un legame diretto tra energia solare e clima

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Credit: Panoramio.com

Gli scienziati del centro di ricerca tedesco per le geoscienze, in collaborazione con i colleghi svedesi ed olandesi, hanno fornito la prova di un diretto legame clima-energia solare, su una scala temporale centenaria. Utilizzando gli approcci metodologici più moderni, hanno analizzato i sedimenti del lago Meerfelder Maar in Germania, per determinare le variazioni annuali in proxy climatici e attività solare. Lo studio è stato pubblicato online questa settimana su Nature Geosience e riporta il cambiamento climatico che si è verificato all’inizio dell’età del ferro pre-romana, e dimostra attraverso modelli regionali di circolazione atmosferica che una minima attività solare può influenzare le condizioni climatiche nell’Europa Occidentale. Circa 2800 anni fa, uno tra questi grandi minimi solari, causò un netto cambiamento climatico nell’Europa occidentale in meno di un decennio. Lo studio dimostra un brusco raffreddamento unito ad un aumento dell’umidità relativa e del vento medio. Gli eccezionali sedimenti stratificati studiati sulle rive del lago, hanno consentito di determinare una datazione precisa, anche a breve termine. I risultati mostrano un periodo lungo 200 anni, nei quali si verificò un forte incremento dei venti primaverili durante un periodo di clima fresco e umido in Europa. “Il cambiamento e il rafforzamento dei sistemi eolici troposferici probabilmente è legato ai processi stratosferici, che a loro volta sono colpiti dalla radiazione ultravioletta“, spiega Achim Brauer (GFZ), l’iniziatore dello studio. “Questa complessa catena di processi agisce quindi come un meccanismo di feedback positivo che potrebbe spiegare perché le variazioni troppo piccole dell’attività solare hanno causato cambiamenti climatici regionali“. “Questi risultati non possono essere trasferiti direttamente alle proiezioni future, poichè il clima attuale è influenzato da forzanti di origine antropica, le quali forniscono una chiara evidenza rispetto agli aspetti ancora poco conosciuti del sistema climatico”, sottolinea Achim Brauer. In particolare, sono necessari ulteriori accertamenti, focalizzando l’attenzione sulle conseguenze dei cambiamenti climatici in diverse lunghezze d’onda dello spettro solare. Solo quando questi meccanismi saranno meglio compresi, sarà possibile una stima attendibile degli effetti potenziali del prossimo minimo solare.

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